Proroga dello stato di emergenza, decide il Parlamento. Il 29 luglio Conte alla Camera
Sarà il Parlamento a decidere sulla proroga al 31 ottobre dello stato di emergenza per il covid. Rinvio che vede l’opposizione netta di Lega e Fratelli d’Italia. Il nodo sarà sciolto il prossimo 29 luglio. Quando il premier Conte illustrerà alla Camera la necessità di prorogare di altri tre mesi le misure anti-covid. Il passaggio parlamentare è stato deciso ieri sera durante l’incontro tra il premier e i capi-delegazioni della maggioranza. A ridosso del Consiglio dei ministri convocato di notte per un ulteriore scostamento di bilancio di 25 miliardi. Dopo l’intervento di Conte martedì il Parlamento voterà sulle risoluzioni.
Stato di emergenza, decide il Parlamento
Per evitare di far trovare il Parlamento di fronte al fatto compiuto Conte ha deciso di non forzare la mano in consiglio dei ministri. Lasciando il dossier nelle mani delle Camere. Per galateo istituzionale, certo. Per evitare rotture dopo il pressing di Forza Italia sul passaggio parlamentare. Ma anche perché la maggioranza non è compatta. Diverse le posizioni dei partiti. Con Italia Viva inizialmente perplessa sull’ipotesi di prolungare lo stato eccezionale. Alla fine si è trovato un accordo di massima con condiviso anche dal partito di Renzi. Ma potrebbe non bastare.
Il no di Lega e FdI: non c’è un’emergenza sanitaria
Alle Camere Conte e la sua maggioranza dovranno vedersela con Lega e Fratelli d’Italia sul piede di guerra. “Non c’è un’emergenza sanitaria in corso”, ha detto Matteo Salvini. “Chi vuole prorogare lo stato di emergenza è un nemico dell’Italia. Noi non li facciamo uscire dall’Aula. Ci stanno loro chiusi, gli italiani meritano respiro e libertà». Il Carroccio annuncia barricate fuori e dentro il Parlamento. Per Giorgia Meloni, come ha detto il ministro Boccia, lo stato d’emergenza è come l’Arca di Noè. “L’emergenza è pensata soprattutto per salvare specie a rischio estinzione. Come grillini, piddini e renziani che fanno i ministri e occupano poltrone senza il consenso popolare”. Fratelli d’Italia non ha dubbi. E’ il tentativo del governo di mantenere una libertà di azione. Che gli ha consentito di fare cose che non c’entravano nulla col Covid. Ieri la forzista Mariastella Gelmini ha avvertito. “Il governo abbia ben chiari alcuni punti: Primo. Forza Italia rigetta ogni ipotesi di proroga fino al 31 dicembre. Secondo. L’esecutivo non si sogni di prendere decisioni così importanti senza coinvolgere, prima e non dopo, il Parlamento». E se alla Camera i numeri della maggioranza non destano preoccupazione, come ormai da tradizione parlamentare è al Senato che i conti potrebbero non tornare.
Speranza: non siamo ancora fuori
Il ministro Speranza fa da pompiere. “L’orientamento del governo è che non siamo fuori da questa vicenda. Stiamo molto meglio di prima. Non siamo più nella tempesta di marzo. Ma ancora c’è bisogno di tutta una serie di norme, regole, Elementi di sicurezza che sono connessi a questa stagione straordinaria”. Ma è una valutazione – aggiunge il titolare della Sanità – che abbiamo deciso di fare solo dopo un ulteriore confronto con il Parlamento. Perché il Parlamento per noi è evidentemente la fonte della forza del Governo. E’ giusto che ci sia un ulteriore confronto. E poi si assuma una decisione finale”.