Antonio Razzi, dal Gladiatore allo show politico: «Io l’unico a non fare “li ca**i mia”. Senza di me…»

18 Lug 2020 8:44 - di Liliana Giobbi
Antonio Razzi

Antonio Razzi continua a fare il divo di TikTok, pronto a nuove esperienze televisive nei reality. Mette sul piatto il numero dei follower e si sente “onnipotente” anche in politica. Della serie, o ci sono io o è il diluvio. «Seguo alla lettera gli insegnamenti di Berlusconi di una volta. E invece ora Forza Italia è affondata. Un sacco di gente m’ha chiamato dicendo: “Senatore, se lei non è candidato non voto”. Potevo portare pure un 2 per cento in più al partito e invece ci hanno rinunciato. Ora cadranno sempre più in basso». L’ha detto a Il Fatto Quotidiano.

Antonio Razzi: «A casa non ci vuole andare nessuno»

«Qui non chiama nessuno ed è un peccato perché se fossi eletto io non mi farei li cazzi mia. Lavorerei per il Paese come ho sempre fatto. Dei Responsabili ci sarà sempre bisogno», continua Antonio Razzi. «Fanno tutti finta di andarsene restando nel Misto. Poi, al momento giusto, aiutano il governo. A casa non ci vuole andare nessuno, alla fine faranno carte false per rimanere lì».

L’incredibile interpretazione del “Gladiatore”

Pochi giorni fa, aveva fatto parlare di sé scatenando un mare di ironie. Si era trasformato nel Gladiatore, con tanto di pentola in testa e doppiaggio di Luca Ward. Il tutto, in un video su TikTok. Il video aveva fatto rapidamente il giro del web ed era diventato virale in pochissime ore. Antonio Razzi è diventato anche uno degli argomenti più discussi del mondo di Twitter, tanto da entrare nella top ten delle tendenze italiane.

Antonio Razzi, le cinture, la pentola e le spade

L’interpretazione di Massimo Decimo Meridio di Russel Crowe è ormai un cult. Cinture in pelle fissate sulla pelle nuda del torso, una pentola in testa a simulare l’elmo del gladiatore e due spade infilate nei jeans. Sguainata un’arma e inforcato uno scudo, «Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante  dell’esercito del nord, generale delle Legioni Felix. Servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta, in questa vita o in nell’altra», si sente nel video.

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