Giu 30 2020

Antonella Ambrosioni @ 18:03

Vergogna Toscani: «Risarcire Berlusconi è una barzelletta». Scintille con la Ronzulli su La7 (video)

Dopo la figuraccia sui morti del Ponte Morandi, Oliviero Toscani riappare in tv e si esibisce in un patetico intervento senza capo né coda. Se non con l’intento di denigrare Silvio Berlusconi. Il fotografo era  in collegamento con Coffee Break su La7. Era dai tempi del “licenziamento” dei Benetton che non si faceva vedere in tv. Cacciato per la frase “ma a chi vuoi che importa se casca un ponte?”.  Vergognoso. Eppure ha il coraggio di mostrarsi ancora. Questa volta a Coffee Break al centro del dibattito di martedì 30 giugno c’era naturalmente la sentenza di condanna “pilotata” per frode fiscale Mediaset-Agrama nel 2013 contro il leader di FI.

Il tema riguardava, appunto, le disgustose conversazioni ambientali che inchiodano i magistrati di Cassazione che nel 2013 condannarono Silvio Berlusconi per evasione fiscale. Il relatore della sentenza, Amedeo Franco (scomparso nel 2019), parla di “plotone d’esecuzione”, di “porcheria” e “condanna a priori”. Ebbene, Toscani non sa che dire, farfuglia qualcosa e se la prende  con l’azzurra Licia Ronzulli con uno sproloquio sulla qualità scadente della politica. Da che pulpito. “La fotografia della politica è incompetenza e litigio”, esordisce. “Dovunque mi giro, in tutte queste trasmissioni vedo solo volti di politici”, afferma. Il conduttore si stranisce. Poi Toscani esplode in un attacco virulento e sconnesso contro Berlusconi. “Adesso dobbiamo pure risarcire Berlusconi, questa è la più bella barzelletta che ho sentito“.

L’imbarazzo del conduttore

Ancora, si stizzisce: “Berlusconi dovrebbe risarcire noi per avere rovinato l’Italia”. Poi si rende conto di avere detto una cosa troppo grossa e si corregge. “Dovrebbe chiedere scusa per gli interessi privati in atto d’ufficio. Ma è possibile che in questo Paese è sempre così difficile dimostrare un po’ di qualità?”. Frasi che hanno scatenato la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, che per tutta risposta ha chiesto che il Cav venga risarcito politicamente con la nomina di “senatore a vita”. Il conduttore si infastidisce non poco per i toni e la forma di Toscani. E taglia la conversazione sgradevole, mandando la pubblicità. Meglio. Che Toscani pretenda di ergersi in modo saccente al di sopra della intercettazione che sancisce il golpe giudiziario è francamente troppo. Non riesce ad argomentare nel merito la triste vicenda giudiziaria che è emersa ai danni di Berlusconi e si nasconde nell’invettiva senza senso. Imbarazzante.