Ultim’ora, brutte notizie su Zanardi: “E’ intubato”. E spunta un video amatoriale sull’incidente

20 Giu 2020 10:44 - di Marta Lima

Dopo una nottata di attesa, alle 10.30 arriva il primo bollettino medico su Alex Zanardi. E non è per nulla incoraggiante. “Permane “in gravissime condizioni” lo stato di salute dello sportivo, 53 anni, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico universitario Santa Maria alle Scotte di Siena, a seguito dell’incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio nel comune di Pienza, provincia di Siena. E’ quanto rende noto il nuovo bollettino medico, il terzo, diffuso dall’Azienda ospedaliero-universitaria senese.

La direzione sanitaria dell’ospedale ricorda che “il paziente, sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico” nella serata di ieri, durato tre ore, “e successivamente trasferito in terapia intensiva, ha parametri emodinamici e metabolici stabili”. L’ex pilota di Formula 1 è stato sottoposto anche ad intervento maxillo-facciale per i traumi e le ferite riportate al volto e alla testa. Alex Zanardi, aggiunge il bollettino medico, è “intubato e supportato da ventilazione artificiale mentre resta grave il quadro neurologico”.

Intanto i carabinieri hanno acquisito un video amatoriale e il conducente del camion contro cui il 53enne si è scontrato è stato sottoposto agli esami tossicologici di rito. È indagato, come atto dovuto, per lesioni gravissime.

Su Zanardi la cautela dei medici

“Il quadro neurologico in questo momento non lo valutiamo, è una cosa che vedremo a distanza, quando se
si sveglierà, se si sveglierà. Situazione grave vuol dire che è una situazione in cui uno può anche morire, e in questi casi i miglioramenti avvengono piano piano nel tempo, mentre i peggioramenti possono essere repentini”. Lo spiega il neurochirurgo Giuseppe Olivieri, illustrando le condizioni cliniche di Alex Zanardi.
“Io lo curo perché vale la pena curarlo. Essere ottimista o non ottimista non serve a niente, serve solamente curarlo. E’ stato un intervento come capita di frequente nel nostro mestiere. Io capisco l’ansia, ma al momento fare ipotesi non ha senso, so solo che quello che ritengo è che è un malato che vale la pena di curare e che deve essere curato. Poi la prognosi come sarà domani, fra una settimana o fra 15 giorni non lo so. Però sono assolutamente convinto che valga la pena curarlo”.

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