Spunta la tassa sui prelievi bancomat, Meloni: «Obbediscono a Prodi, mandiamoli a casa»

9 Giu 2020 12:26 - di Angelica Orlandi
Meloni

Una “tassa sul bancomat” per disincentivare il ritiro e l’utilizzo dei contanti; l’ipotesi di un anticipo fiscale sui prelievi (cioè mettere le mani in tasca a chi preleva banconote);  la riduzione dei limiti per i pagamenti cash.  Sono alcuni dei punti contenuti nel documento della task force che Colao ha consegnato alla Presidenza del Consiglio. Se Giuseppe Conte accetterà tale proposta, sarebbe  una vera e propria dichiarazione di guerra alla circolazione del contante. Tuona Giorgia Meloni: «Invece di pensare ad abbattere la burocrazia e a togliere tutti gli odiosi obblighi che rallentano la nostra economia, i tecnocrati di Conte studiano soluzioni per eliminare il contante dalla circolazione».

Meloni: «Ai cittadini serve libertà non lo Stato spione»

E’ sconcertata la leader di FdI: «Quasi come avessero eseguito i consigli di Romano Prodi, la task force di Vittorio Colao propone di tassare i prelievi al bancomat! È ora di mandare a casa l’armata brancaleone pentapiddina e tutti i tecnocrati al loro seguito. All’Italia serve subito un Governo forte che abbia come obiettivo principale quello di restituire al cittadino la libertà di fare impresa; e di decidere come, quando e dove spendere i propri soldi senza che lo Stato spione stia lì a controllare e tassare per conto delle banche ogni singola transazione».

L’idea tanto cara alla sinistra: una sostanziale tassa sull’utilizzo del contante che scatterebbe oltre una certa soglia prelevandolo al bancomat . Colao lo scrive in modo generico, proponendo di abbassare le soglie di legge per l’utilizzo del denaro contante, chiedendo al contempo alla Ue di mettere fuori corso le banconote da 200 e 500 euro. E poi di stabilire «disincentivi al ritiro e all’utilizzo dei contanti, ad esempio con un anticipo fiscale a valere sui prelievi di contante». Una tassa sulle banconote, dunque, scrive Bechis sul Tempo. Una follia.

Si tratta di  una vera e propria dichiarazione di guerra alla circolazione del contante.  Giorgia Meloni prevedeva da tempo questa crociata da parte del governo e l’aveva più volte smascherata. ora è messa nero su bianco. Anche perché, spiega sempre il quotidiano, è prevista una sorta di tassa sui contanti per i coraggiosi che oseranno voltare le spalle ai pagamenti elettronici. Per scoraggiare l’uso del cash, nel documento si parla di ridurre i limiti ai pagamenti in contanti e disincentivare il ritiro e l’utilizzo degli stessi.  Come faranno? Ad esempio con l’anticipo fiscale sui prelievi di contante…Una follia.

Commenti

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  • Elio 12 Giugno 2020

    certamente questi ministri hanno una mente conturbata, vogliono sapere tutto di tutti e avere mani in pasta da tutte le parti. Quando ricevo la pensione, pago una tassa, quando faccio la spesa, pago una tassa, per tenere i soldi in banca, pago una tassa. Mi pare iniquo pagare una tassa su ciò che è mio; se vogliamo togliere il lavoro nero, legalizziamolo! Se una persona guadagna 36.000 € annui, e ne spende 24.000, metti la tassa su quanto rimane, se preferisce farsi fare il lavoro da una persona amica, perchè ne ha fiducia, permettiamoglielo, facendo si che questa persona possa registrare una nuova entrata e al commitente una maggiore uscita. Occorre considerare ogni famiglia un’azienda. Sono stato tassato perchè ho (a detta loro) una pensione alta ma, mia moglie non ha reddito quindi, la mia pensione andrebbe divisa a metà, percepiremmo entrambi di una pensione di 850 €.

  • Cristian 11 Giugno 2020

    Il contante è la più sicura forma di risparmio; tutti i paesi forti di PIL hanno tutti una grossa cultura del contante (tipo l’america).
    Vai a levare il contante agli americani e vedi che succede ……..
    Chi attacca il contante attacca il risparmio delle famiglie italiane.
    E’ politicamente un suicidio elettorale dichiarato.
    E’ scorretto incentivare qualcosa punendo la gente
    Ci sono grossi problemi di natura legale, penale, costituzionale.
    Il blocco del contante è l’anticamera delle patrimoniali.
    Se uno ha problemi e/o disguidi legali potrebbero bloccare il conto allora muori di fame
    Se va via la corrente non compri da mangiare
    Se c’è un guasto telematico, non compri da mangiare
    La transazione elettronica viola la privacy
    La transazione elettronica viene tassata.
    Le piccole spede diventano molto più costose a causa delle tasse di gestione.
    Potrebebro attuare tassazioni dirette sui conti in modo iniquo.
    Avverrà una massiccia fuga di capitali colossale.
    Avverrà una massiccia chiusura di piccoli esercizi e di commercio di minuterie varie.
    Avverrà una massiccia migrazione di denaro virtuale verso l’estero perchè all’estero, on line, le cose costano meno.
    Le aziende che fanno cassaforti chiuderebbero
    Clonare una carta è più facile che rubare in un appartamento
    Infine:
    il denaro contante è solo IL CINQUE PERCENTO circa del denaro totale; e’ stupido e sospetto accanirsi sul contante in questo momento di grave crisi.
    Infine i grossi evasori e criminali; non usano più il contante ma comprano beni d’arte.

  • Pavel 10 Giugno 2020

    Questo è un paese invivibile ! Sono 30 e più anni che ci stanno portando alla miseria e alla dittatura, con norme assurde che gli italiani accettano in silenzio senza ribellarsi . Sono riusciti a distruggere ogni attività che avrebbe Fatto circolare più’ denaro ,e ricchezza per tutti anche per lo stato . Rimarranno solo le vendite online e le multinazionali che pagano tasse ridicole nei paradisi fiscali . Gli italiani e lo stato italiano saranno poveri. Anche gli stipendiucci e le pensioni non saranno più pagate poiché le partite iva chiuderanno e non pagheranno così più tributi . Ma la domanda è: dove era l’opposizione ???? Che ha fatto per evitare tutto questo???

  • Brembo 10 Giugno 2020

    Figli di brava donna ma che c…o volete andate a casa siete finiti