Rai, è guerra a Fazio: «Non fa ascolti, non è più tempo di pagarlo a peso d’oro»

6 Giu 2020 10:53 - di Guglielmo Federici
Fazio

“La Rai fermi il rinnovo del contratto di Fabio Fazio”. E’ il titolo del Tempo che rilancia una grana di Viale Mazzini,  alle prese con il contratto faraonico del conduttore di “Che tempo che fa”. Contratto milionario  che Fazio vorrebbe prolungare fino al 2023. In barba ai tanti lavoratori dello spettacolo. Che in tempi di Covid o non lavorano o, senza certezze, non sanno se riprenderanno a farlo oppure no. Si mette male per  lui, dopo che  . il consigliere Rai, eletto dai dipendenti dell’azienda, Riccardo Laganà, ha inviato una lettera al Cda della tv di Stato. “Non fa ascolti,- si legge- non è più tempo di prestazioni pagate a peso d’oro”. E’ una questione di sensibilità e di solidarietà.

Viale Mazzini e Fazio

Tutto può succedere a Viale Mazzini. Ma allo stato attuale delle cose,  il rinnovo del contratto al conduttore di Che Tempo Che Fa, un anno prima della scadenza è avvolto da un grosso punto interrogativo. Nella lettera al Cda riportata dal Tempo  si fa presente la necessità “di avere chiarimenti. Chiarimenti  rispetto alle indiscrezioni sull’ipotetica trattativa tra l’agente di Fabio Fazio e la Rai relativa al rinnovo contrattuale”.

“Se le ipotesi fossero reali – fa sapere Laganà all’Adnkronos – ritengo sia prematuro procedere ad un rinnovo; che verosimilmente dovrebbe competere alla successiva consiliatura, anche alla luce del quadro economico finanziario profondamente incerto per la Rai”.

Nel mirino di questo contratto “dorato” è la mossa  “indelicata nei riguardi anche di tutti i dipendenti Rai il cui contratto di lavoro è scaduto già da molto tempo”. A fargli eco Michele Anzaldi,  il segretario Iv della Vigilanza Rai: “Non è soltanto la crisi causata dal coronavirus a dirci che questi contratti dorati vanno rivisti, ma anche i numeri nel caso specifico”.

“Ascolti deludenti”

Anzaldi,  come riporta il Tempo, afferma inoltre: “Il mega contratto a Fazio, secondo un esperto del settore come il professor Siliato, non si ripagava neanche su Rai1: dove pur avendo fatto perdere punti alla rete lo scorso anno aveva ottenuto il 14.8% di share su Rai 1. Quest’anno lo share è stato dell’8.5%, con un milione di spettatori in meno”. “In sostanza”, riflette Il Segretario della Vigilanza Rai, “se non faceva pari neanche su Rai1, come ammise lo stesso Fazio in un’intervista, figuriamoci su Rai2 con ascolti dimezzati”.

Commenti

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  • Pino 6 Giugno 2020

    La RAI è un carrozzone insopportabile, un tempo produttrice di spettacoli di livello autoprodotti è divenuta nel tempo, Baudo,Costanzo,Fazio ed i fantasmi che ritornano nelle programmazioni notturne, noti per avere usato carte di credito a discrezione, spendendo denaro illimitato per uso personale. Programmazioni e contratti annuali e licenziabilità senza penali a partire dalla dirigenza e dal cda dovrebbero essere l’unica garanzia della trasparenza che non c’è da sempre! Rendite parificabili ad autostrade e lo sconcio renziano del canone obbligatorio. Se la Rai la paghiamo basta una volta. Spero che la On. Meloni, quando Mattarella smetterà di decidere le sinistre sorti della nazione per cui prego che avvenga il prima possibile, possa decidere un netto cambio nella gestione del paese. Rai e stampa pagata con le tasse dei cittadini in testa !