Nuovo sfregio a Montanelli dell’artista di sinistra che faceva urinare i bambini su Salvini

28 Giu 2020 17:22 - di Monica Pucci

Di lei si ricordano pochi capolavori artistici e molte rozze provocazioni di sinistra. Come quella di dipingere un quadro con bambini che orinano su Salvini, una cosina fine. 

Stavolta nel mirino di Cristina Donati Meyer è finito Indro Montanelli, sulla cui statua (già deturpata dai centri sociali) è stata posto il fantoccio di una bambina dodicenne (foto in alto). Per l’attivista l’opera rappresenta una “schiava sessuale, che il giornalista comprò in Eritrea, durante l’occupazione italiana”.
Quindi, riferendosi all’imbrattamento di qualche settimana fa, a opera da collettivi studenteschi, ha sottolineato che “non occorreva colorare la statua, era sufficiente aggiungere, sulle ginocchia del vecchio la bambina eritrea di 12 anni della quale abusò da soldato colonialista”.

L’artista indisturbata sotto la statua di Montanelli

Elusa la sorveglianza della polizia e scavalcando la doppia fila di reti e transenne, l’artista-attivista, ha posato in braccio a Montanelli il fantoccio di una bambina eritrea e affisso un cartello esplicativo. Gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti prontamente, fermando l’artista e interrompendo la performance. Fermata e identificata, l’attivista è stata rilasciata dopo circa un’ora.

Il gesto della “compagna” contro il fascismo

L’ossessione da ultrà di sinistra di Cristina Donati Meyer, però, finora si era manifestata solo in una direzione: Salvini, a cui, negli anni, ha dedicato opere provocatorie di tutti i tipi. Da lui che gioca con la ruspa, come un bambino, a lui che, vestito da Duce, viene ricoperto di pipì dai bambini (foto in basso).

La Meyer non voleva offendere però…

“Non era mia intenzioni deturpare il monumento, anzi – sottolinea -. Quella statua ha avuto, dopo oltre un decennio, un ruolo fondamentale per riaccendere una discussione e una riflessione, mai fatta in Italia, su cosa significò l’invasione e colonizzazione italiana in Etiopia, Eritrea, Somalia e Libia. Gas nervino sulle popolazioni civili, bombardamenti, stupri di massa, stragi, schiavizzazione di ragazze e bambine, spose bambine, acquistate dalle famiglie, sottrazione di beni artistici e monumentali, risorse e terre”. “Dovremmo essere tutti grati a Montanelli e al suo monumento – conclude – il quale, fungendo in taluni casi da capro espiatorio, ha consentito alle italiane e agli italiani di conoscere e fare i conti con un passato orrendo: quello delle guerre e aggressioni coloniali del fascismo”.

Commenti

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  • Gregorio De Benedittis 29 Giugno 2020

    Non c’è rispetto per i morti. Montanelli e ‘stato un eccellenza del giornalismo, stimato da tutti. Adesso si sta davvero esagerando, a questo punto per la par condicio, se in qualche posto in Italia ci fosse una statua di MAO bisognerebbe fare la stessa cosa, poiché anche lui sposò una bambina. Che facciamo due pesi , due misure?

  • Denis Clavio 29 Giugno 2020

    Perchè nessuno di questi intelligentoni, parla delle spose bambine di Turchia, Arabia Saudita, ecc.,

  • VALBER47 29 Giugno 2020

    I nostri antenati solevano esprimersi con il motto latino “INTELLIGENTI PAUCA”…
    L’ignoranza e’ una patologia che colpisce molte persone ed in particolar modo i cosiddetti “radical chic” (meglio conosciuti come ”buonisti progressisti”), soprattutto al giorno d’oggi, periodo in cui moltissimi italiani (ahime’) credono di essere “cittadini” mentre invece non sono che “sudditi” tronfi di ostentare un superficiale quanto colpevole consumismo. I sintomi dell’ignoranza sono: chiusura mentale, la cattiveria, la presunzione di sapere tutto, la cattiva educazione ma soprattutto l’invidia. La malattia spesso degenera ed il soggetto agisce, parla (e scrive) a vanvera. Colgo l’occasione per ricordare quanto sosteneva il compianto regista Dino Risi: CITAZIONE: “Un tale, accortosi che i cretini erano la maggioranza, penso’ di fondare il Partito dei Cretini. Ma nessuno lo segui’. Allora cambio’ nome al partito e lo chiamo’ Partito degli Intelligenti. E tutti i cretini lo seguirono.” FINE CITAZIONE (VALBER47)