Forteto, la Cassazione: “Gli abusi sessuali erano il frutto delle predicazioni del guru della comunità”
Violenze e abusi sessuali nella comunità del Forteto. “Erano logica conseguenza della messa in pratica delle teorie dwl fondatore e ‘capo spirituale’, Rodolfo Fiesoli“. Così scrivono i giudici della IV sezione penale della Cassazione. Sono le motivazioni della sentenza con cui lo scorso novembre hanno confermato le condanne a 14 anni e 10 mesi per ‘il profeta’. E a 6 anni e 4 mesi per Daniela Tardani. Una delle donne affidatarie di minori, accusata di violenza sessuale di gruppo insieme a Fiesoli.
Forteto, confermata la condanna per Fiesoli
I giudici hanno rigettato i ricorsi presentati dai due imputati. Il guru della comunità fondata nel 1977 era accusato di abusi sessuali, anche su minori, e maltrattamenti. La Suprema Corte ha richiamato la ricostruzione dei fatti fatta dai giudici di merito. Da cui risulta “che l’episodio di violenza sessuale (nei confronti di una delle vittime, ndr) è ampiamente provato non solo sulla base delle dichiarazioni. Ma anche in considerazione della tecnica, comune alla maggior parte delle violenze. Le quali erano logica conseguenza della messa in pratica delle teorie predicate da Fiesoli. Sottolineando che a tali scene di seduzione, secondo la vittima, aveva assistito la sua affidataria Tardani. Che lo aveva accompagnato nella stanza di Fiesoli proprio per favorire il suo ‘benessere'”.
La Corte distrettuale, con sentenza del 15 luglio 2016, confermava la sentenza di primo grado. Che ha rigettato le richieste di concessione delle attenuanti generiche per gli imputati. Tranne che per due di loro. “Che avevano effettuato un percorso di affrancamento dalla comunità. Riconoscendo i propri errori. E rendendo dichiarazioni veritiere nella consapevolezza del disvalore di quella esperienza di vita vissuta. Veniva sottolineata la gravità dei fatti commessi. I danni gravi arrecati alle vittime. “L’intensità del dolo dimostrata nell’accettare e portare a compimento le regole ideate da Fiesoli. E Luigi Goffredi. Deceduto poco più di due settimane in seguito a un’emorragia cerebrale e ritenuto l”ideologo’ del Forteto.