Soros trema per i suoi affari e invece di strigliare l’Ue, accusa l’Italia e Salvini: «Mi preoccupano»…
I rapporti con la Ue vacillano. Persono con il premier Conte. L’Olanda e la Germania prima hanno fatto orecchie da mercante rispetto alle nostre richieste d’aiuto. Poi hanno aizzato addirittura la canizza, schierandosi apertamente contro l’asse franco-spagnolo italiano. Dividendo l’Europa in due: tra il sud continentale, sostenitore della collaborazione economica in fase di pandemia. E un nord anti-partenariato Ue, detrattore del sostegno e di qualunque forma di compromesso. Così oggi, Soros l’affarista spregiudicato che si presenta al mondo sotto le mentite spoglie di magnate “filantropo” della finanza, ha ancora voglia di spadroneggiare dove può. Dettando legge e incassando proventi. E sempre in nome di un accanimento particolare nei confronti del Belpaese.
Il magnate filantropo Soros trema per i suoi affari
Così, ancora una volta, invece di puntare il dito contro la Ue a trazione germanocentrica, Soros si lancia in una veemente invettiva contro chi quelle posizioni killer di Unione e lobby dei dintorni le ha denunciate e smascherate. «Sono particolarmente preoccupato per l’Italia. Matteo Salvini si sta agitando affinché il Paese lasci l’euro e l’Ue», afferma in il magnate George Soros in un’intervista al quotidiano olandese De Telegraaf. «Fortunatamente, la sua popolarità personale è diminuita da quando ha lasciato il governo, ma il sostegno a lui sta guadagnando slancio», continua Soros allusivo e insidioso… «Cosa sarebbe dell’Europa senza l’Italia?», si chiede Soros, spiegando che «l’Italia era solita essere il paese più filo-europeo con gli italiani che si fidavano dell’Europa più dei propri governi e con buone ragioni. Ma sono stati maltrattati durante la crisi dei rifugiati del 2015».
Ma invece di strigliare la Ue, si dice preoccupato da Salvini…
Poi, sorvolando di palo in frasca, e sempre nell’ottico di una propaganda di parte, Soros prosegue. Ricordando che «l’Ue ha applicato i cosiddetti regolamenti di Dublino che imponevano tutti gli oneri ai paesi di primo approdo dei rifugiati e non offrivano alcuna condivisione degli oneri finanziari». E ciò accade «quando gli italiani decidono di votare per la Lega di Salvini e il M5S». Siamo alle solite: invece di denunciare la squallida manfrina su eurobond, coronabond. Prestiti e gabelle. Bluff e rilanci. Mes e tutto il corollario di pesanti oneri che gli ruotano intorno come minacciosi satelliti. Tutto oggetto di estenuanti trattative culminate in un mercanteggiare tra commercianti di infima lega. Insomma, invece di guardare alla luna, ci si fissa sul dito che potrebbe nasconderla…
Certo è chiaro che gli uomini ed i reparti speciali esistono solamente nei film d’azione.
Che i servizi sono in mano alle oscure potenze del male evocate nella filmica di Bond.
Altrimenti un vecchio squalo oppure qualche nuovo squalo potrebbero rappresentare bene una massima di Mao, colpirne uno per educarne cento. Ma si sa il bel paese una volta era favoleggiato per la mascolinità ora trasformatasi in arcobaleno, gaypride ecc.