Siamo alla farsa, Conte cambia nome al decreto: invece di aprile, si chiama maggio. Il resto si vedrà

6 Mag 2020 13:06 - di Fortunata Cerri
Dl maggio

Il decreto aprile non vede ancora la luce. E ora è stato ribattezzato decreto maggio. Siamo di fronte all’ennesima farsa del governo. Il provvedimento che deve accompagnare la fase 2 del coronavirus con le nuove misure per contrastare l’emergenza economica è ancora in alto mare. E il governo è nel caos più assoluto, le tensioni sono altissime.

Dl maggio, tanti i nodi da sciogliere

Ma ecco alcuni contenuti della bozza del decreto. Il valore complessivo di cui si discute è di 155 miliardi in termini di saldo netto da finanziare e 55 miliardi in termini di indebitamento, che è la somma per cui è stato chiesto lo scostamento di bilancio.

Dl maggio: i nodi da sciogliere

Sono tanti i nodi ancora da sciogliere. Tra questi il tema all’ennesima sanatoria di immigrati irregolari. Il ministro dell’Agricoltura Bellanova ha stimato in 600mila il numero dei beneficiari. Pd e Iv puntano ad estendere la platea anche a colf e badanti ma il Movimento 5 stelle fa resistenza. Conte è nel pieno di una bufera e cerca di mediare anche sulle norme legate alla ricapitalizzazione delle imprese. Tra le ipotesi su cui ci sarebbe intesa, prestiti a fondo perduto per le imprese e lo sblocco di circa 12 miliardi di debiti della Pubblica amministrazione. Si discute della proroga per nove settimane della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti per tre mesi, dell’estensione dei congedi parentali e di bonus baby sitter da 600 euro. Si ragiona su un nuovo strumento temporaneo in favore dei nuclei familiari che non hanno reddito, pensioni o sussidi pubblici. E ancora una rimodulazione dell’orario di lavoro con la quale convertire quota parte delle ore in percorsi di formazione finanziati da un apposito fondo istituito presso il ministero del Lavoro.

Reddito di emergenza

Passi avanti, invece, sul Rem, con il Pd e Iv disponibili ad “aprire” solo ad un sussidio “una tantum”. Il compromesso dovrebbe far sì che la misura possa essere temporanea, erogata già da maggio e sotto la supervisione dell’Inps (battaglia M5s) mentre Iv vorrebbe che siano i comuni ad occuparsi del Rem (o “contributo di emergenza”).

Superbonus  per ristrutturazioni immobili

Nella bozza del dl maggio che circola è previsto anche un superbonus al 110% per le ristrutturazioni di immobili da adeguare alla normativa antisismica. Ecobonus che si traduce in una riqualificazione sismica o energetica degli edifici praticamente gratuita, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori. Lavori che andranno realizzati tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. La norma vale anche per le facciate dei palazzi, che potranno essere rimessi a nuovo praticamente gratis.

Commenti

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  • fazio 6 Maggio 2020

    i duo gianni e pinotto a maggio lo sposteranno a giugno con la speranza che riaprano tutti e così diranno che non ci sarà bisogno di un altro stanziamento di soldi.
    Il duo azzeccagarbugli, non eletti, della politica sanno solo aspettare col piattino in mano che l’europa gli dia l’ok che guarda caso arriverà in ritardo cosi il duo farà come ponzio pilati daranno la colpa ad altri e tanti fessi abboccheranno all’amo.