Maremoto nei 5Stelle. Nasce R2020, una rete per chi ha idee. Senza un leader. Scissione alle porte?

26 Mag 2020 10:58 - di Eugenio Battisti

Un nuovo partito? Ma no. Una rete innocua. Si prospetta un nuovo maremoto in casa 5Stelle. La nascista di R2020 lo dimostra. Un nuova sigla nella galassia grillina, sempre più in difficoltà. “Non è un nuovo partito”, giura il consigliere  alla Regione Lazio, Davide Barillari. Che è stato espulso dal movimento per la sua posizione No vax.

Nasce R2020 in casa 5Stelle

“L’idea è costruire una rete di reti. Lo scopo è unire tutte le forze e le intelligenze. Per costruire una rete in cui tutti quelli che hanno un dubbio e delle idee possono dare il loro contributo”. Così dai microfoni di L’Italia s’è destra su Radio Cusano.  Una nuova Resistenza. “Non è una risposta al crollo dei consensi del M5s. E’ questo momento di emergenza. Che ci ha fatto capire come molti nostri diritti siano stati messi in un angolino. Il 30 giugno nascerà questa rete. Abbiamo lanciato questa idea 3 giorni fa. E abbiamo già avuto migliaia di adesioni. Tantissime associazioni. E movimenti politici già esistenti. Una rete in cui non c’è un leader. Di leader ne abbiamo avuti fin troppi“.

Di Battista non si è fatto sentire

Quali sono i padrini? Quale la direzione? Gianluigi Paragone? “Con lui abbiamo parlato. Così come tantissimi altri. Mettiamo insieme tutti coloro che hanno proposte. E ci stiamo aggregando. C’è Sara Cunial in Parlamento, ci sono io in Regione Lazio. E altri esponenti nei comuni. Quindi le idee che nasceranno potremo portarle direttamente nelle istituzioni. Lo hanno detto anche i giudici della Consulta: in questo periodo alcuni diritti sono stati compressi. Con la scusa dell’epidemia molti Stati ne hanno approfittato. Non solo per guadagnare, come nel caso delle mascherine. Ma anche per calpestare i diritti. E poi ridarli con il contagocce. La nostra rete nasce anche per reagire a questo”. Niente capi insomma. E la solita rete, parola chiave per il movimento di Grillo. Non è un partito, oggi. Ma potrebbe diventarlo. Obiettivo non dichiarato: mettere alle corda Di Maio.   Alessandro Di Battista? “Abbiamo tentato di riportare il M5s ai diritti originari. In questa lotta Di Battista l’ho chiamato. Ma non si è fatto sentire. Secondo me è rimasto legato a questa esperienza di governo. E non credo che possa riuscire a salvare il movimento. Noi siamo aperti a tutto. E speriamo che possa partecipare al nostro progetto di R2020”.

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