L’Autocertificazione diventa una canzone. L’ultimo singolo degli ex antifà dello Stato sociale

4 Mag 2020 15:58 - di Alessandra Danieli

L’Autocertificazione si presta a qualsiasi ironia. Dopo le vignette, i video, le simulazioni giornalistiche arriva la canzone. A trasformare in musica la modulistica per uscire di casa ai tempi del covid ci pensa lo Stato sociale. Dopo l’esibizione per il concertone del primo Maggio da una piazza Maggiore di Bologna deserta esce oggi Autocertificanzone. Si chiama così  il nuovo singolo de Lo Stato Sociale in uscita per Garrincha Dischi/Island Record. Che nello scorso fine settimana si poteva ascoltare, in anteprima, solo nelle radio dei supermercati. A quasi un anno di distanza dall’ultima pubblicazione, il collettivo bolognese rilascia questa instant song per raccontare un viaggio immaginario. Al di là dello spazio vitale delle nostre case.

Autocertificazione, l’ultimo singolo de Lo Stato sociale

Ancora più drammaticamente attuale dopo la morte di Mirko dei Camillas,  fondatore della band bolognese, morto di coronavirus. Chissà come se la sarà cavata la band che ha sbancato a Sanremo. Che dal palco dell’Ariston si è cimentata con un pezzo orecchiabile. E di sicura presa. Una vita in vacanza. Ma che ha all’attivo una militanza barricadera e antifà. Quello era un inno alla normalità scanzonata.

Sempre in tema di musica & covid, arriva una rivisitazione di Ma il cielo è sempre blu a scopo benefico. Il capolavoro di Rino Gaetano, che ha unito oltre 50 star della musica italiana,  uscirà l’8 maggio. Andrà a sostenere il lavoro della Croce Rossa Italiana.  L’iniziativa benefica promossa da Amazon ha visto incidere “a distanza” una versione corale della celebre canzone. Hanno collaborato un numero incredibile di artisti. Da Claudio Baglioni a Loredana Bertè. Da Luca Carbon a  Simone Cristicchi. Da Diodato a Dolcenera. Da Francesco Gabbani a Irene Grandi. Da Paolo Jannacci allo stesso Stato Sociale. Ma anche  Fiorella Mannoia, Marco Masini.  Ermal Meta, Gianni Morandi, Fabrizio Moro. Rita Pavone, Piero Pelù, Max Pezzali. Eros Ramazzotti, Francesco Renga e Umberto Tozzi.

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