La concessione di Conte: “Quest’estate potrete andare in vacanza”. Verso la riapertura anticipata

10 Mag 2020 11:18 - di Eugenio Battisti

“Quest’estate non staremo al balcone. E la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna. Godere delle nostre città”. Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della Sera, appare rassicurante. “E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia. Anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele”.  Gli italiani, per quanto molto “bravi” nel rispettare le regole, fremono. Lockdown addio? “Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.

Conte: vacanze salve, l’Italia non resterà in quarantena

Più negativo e realistico sulle ricadute economiche della pandemia. “Saranno mesi molto difficili. Siamo di fronte alla prova più dura dal Dopoguerra. Avremo una brusca caduta del Pil”, dice il premier. “E le conseguenze economiche saranno molto dolorose. Il governo ce la sta mettendo tutta. E continuerà a operare con la massima determinazione. Per garantire la tenuta sociale ed economica del Paese. E renderlo più competitivo, più equo”. Parole che difficilmente si sposano con la realtà. Imprenditori, partite Iva, famiglie allo stremo, dubitano che il governo abbia fatto di tutto.

“Lavoriamo per il Recovery fund”

Molto cauto sul terreno europeo. “Stiamo in costante dialogo con la Commissione europea. Affinché venga introdotto un Recovery fund di notevoli dimensioni. Le risorse del Mes, della Bei, del Sure da sole sono insufficienti”. Sul Fondo salva Stati prende tempo. “Sulla nuova linea di credito del Mes sono arrivate parole chiare dall’Eurogruppo. Ora attendiamo i regolamenti attuativi. Poi valuteremo in Parlamento”. Conte spiega che “le risorse devono essere anticipate attraverso un prestito ponte. Un front loading che le renda disponibili già nella seconda metà del 2020”.

Il premier rassicura anche sulla tenuta dell’Italia sul fronte del debito. “Guardare alle criticità del nostro Paese è un atto di realismo. Ma talvolta si rischia di essere ‘italoscettici’. La Commissione europea ha certificato che il debito italiano è sostenibile. La nostra posizione finanziaria sull’estero rimane solida. L’azione della Bce continua a garantire stabilità al mercato dei titoli di Stato”.

Possibili aperture anticipate dei negozi

Sul fronte delle riaperture lascia spazio a possibili anticipazioni. “Stiamo raccogliendo i dati dell’ultimo monitoraggio. E  con gli esperti stiamo definendo regole chiare sulla sicurezza. Se sul piano epidemiologico la situazione rimarrà sotto controllo, potremo concordare con le Regioni alcune anticipazioni. L’importante è procedere sulla base di monitoraggi puntuali. Insomma la data per la riapertura di bar, ristornati, parrucchieri potrebbe essere anticipata al 18 maggio.  E lo scarso dialogo con il Parlamento? La sospensione della dialettica prevista in Costituzione? L’uomo solo al comando? “Nella fase 1  – dice Conte – non c’è stata alcuna possibilità di un passaggio preventivo dal Parlamento. Vista l’estrema urgenza di intervenire per salvare le vite. In questa fase avremo maggiore agio di coinvolgere il Parlamento”.

Commenti

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  • roberto bassi 10 Maggio 2020

    non ho letto tutto l’articolo … l’unica cosa che mi lascia sgomento sono le affermazioni di Conte che dice “potrete andare in vacanza”.
    le sue esternazioni non dicono il vero e mi fanno paura. non dimenticherò mai ciò che disse mesi or sono in tv, in risposta ad una domanda inerente la sicurezza sanitaria in vista del possibile peggioramento delle condizioni sanitarie dovute al covid-19.
    disse : ” siamo preparatissimiiiiiiiii ” e infatti ………

  • aldo 10 Maggio 2020

    Grazie maestà! Pagherai tu le vacanze alle partite iva o le farai pagare a toninelli, bonafede e di maio?

    I tuoi umili valvassini e servi della gleba! Stai attento alla Bastiglia, potremmo ritirare fuori la ghigliottina ……….

  • alessandro decclesis 10 Maggio 2020

    Mi chiedo come è possibile che un avvocato, con l’appoggio di un PDR e di 350 nullafacenti che hanno paura di ritornare a casa loro, possano fare un silenzioso colpo di stato, eliminando le elezioni regionali e continuando a fare governare questo avvocato anche con l’aiuto di “sedicenti” specialisti della salute, per tenere in paura il Popolo. Se non si faccia una manifestazione nazionale della opposizione, dovremmo tenerci questo avvocato fino alla rielezione del PDR (che spera) e magari continuare chissà fino a quando??????. Grazie