Franceschini in tv: «Mia moglie mi ha tagliato due volte i capelli, la ringrazio pubblicamente»
Un chiodo fisso, un incubo, quei capelli che crescevano e non si poteva correre ai ripari. Dario Franceschini si unisce al coro. Continuano a parlare di barbieri e parrucchieri, molti esponenti politici. Sembra che, nell’emergenza coronavirus, si siano sentiti eroi mitologici per aver resistito al rasoio o alle forbici. Il ministro dei Beni culturali, ospite di “Porta a Porta”, ha fatto una “grande” rivelazione. «Mia moglie mi ha tagliato due volte i capelli», ha detto a Bruno Vespa. «Devo ringraziarla pubblicamente, stavo pensando se proseguire a regime».
Il grazie in tv per il taglio dei capelli
Incredibile dictu, c’è anche il suono delle trombe in pubblico, i ringraziamenti alla moglie per la rasatura. Franceschini, con questo elogio, ha superato tutti. Mai nessuno era arrivato a tanto. Nella giornata di ieri ci aveva pensato Giuseppe Conte a ribadire la sua capacità di farsi un taglio perfetto da solo, davanti allo specchio.Sì, lo specchio delle sue brame. Ha fatto una breve passeggiata al centro di Roma. Il barbiere di via in Lucina si è offerto di tagliargli i capelli, ma Conte ha risposto: «Grazie, ma lo faccio da solo».
Il premier e la rivelazione alle Iene
Lo ha fatto agli inizi di marzo. Il premier aveva confidato alle ‘”Iene” di essere un barbiere autodidatta. La chioma curata del premier, nei giorni del lockdown, aveva destato polemiche. L’inviato della trasmissione di Mediaset lo aveva provocato: «In questi due mesi è andato dal barbiere sottobanco? Come fa a tenere i capelli in ordine così da due mesi? Sempre allo stesso modo, sempre alla stessa lunghezza. Ci dica la verità, chi è che le ha fatto i capelli presidente?»
Conte e lo specchio delle sue brame
Conte aveva replicato: «Me li taglio da solo. Lei non ci crede, se vuole glieli taglio io… È una vecchia pratica che appresi durante gli anni dell’Università. Li tagliavo a tutti i miei coinquilini». Immancabile la conferma di Rocco Casalino: «Se li taglia lui, ha questa fissa. Anche prima se li tagliava lui, cioè se li tagliava sempre lui, anche prima che chiudessero i barbieri».
Da Gori a Nardella, tutti dal barbiere per i capelli
Una versione, questa, che non aveva convinto il barbiere di Mattarella: «Che dire? Io che faccio il barbiere non ci riesco. Beato lui che lo sa fare da solo». Nel giorno della riapertura, hanno fatto la corsa dal parrucchiere i sindaci Giorgio Gori, Dario Nardella e Antonio Decaro. Tutti travolti dall’insolito destino di vedere i loro capelli cresciuti a dismisura.