Fase 2: i politici corrono dal barbiere. E c’è chi dice: «Sembravo Napo Orso Capo» (fotogallery)
Cappuccino e barbiere. Nel primo giorno della Fase 2 anche per i politici è corsa alla riscoperta dei piccoli piaceri quotidiani che ci sono stati negati durante il lockdown. E così fioccano sulle pagine social personali le foto con mantelline e forbici tra i capelli o con mascherine appena abbassate e tazze in mano.
“Primo cappuccino al bar” per Salvini
Proprio su questa immagine ha puntato Matteo Salvini, che d’altra parte, notoriamente, ama tenere informati i follower su ciò che mangia e beve. Così, oggi, a metà mattina il leader della Lega ha informato il pubblico di essere tornato a fare colazione fuori casa. “Primo cappuccino al bar!”, ha scritto, tenendo la tazza come si terrebbe un calice per brindare. In assoluto, però, lo scatto andato per la maggiore è stato quello dal barbiere, particolarmente gettonato tra i sindaci Pd. Lo hanno condiviso con i propri follower Giorgio Gori da Bergamo, Dario Nardella da Firenze e Antonio Decaro da Bari.
Il prima e dopo di Gori, il pollice alzato di Nardella
“Adesso è davvero #Fase2”, ha scritto sinteticamente Gori sulla sua pagina Facebook, producendosi però in un formidabile prima e dopo. Più lungo e più istituzionale il post di Nardella. “Ho inaugurato la fine del lockdown andando dal mio barbiere, Sauro. Forza Firenze, sempre con attenzione e prudenza, mettendo la sicurezza al primo posto, voltiamo pagina e ricominciamo a riprendere la nostra vita facendo tesoro di tutto ciò che ci è accaduto”, ha scritto il primo cittadino, scegliendo una foto con pollice alzato, mascherina e mantellina ancora piena di ciocche tagliate.
Decaro nostalgico dal barbiere
Foto allo specchio, invece, per Decaro, che ha si è lasciato andare a un post dal sapore un tantino nostalgico. “Stamattina Mino mi ha tagliato i capelli. Come fa ormai da tanti anni e come faceva suo padre quando ero piccolo. Eravamo entrambi emozionati, come il primo giorno di scuola. Io un po’ mi ero abituato ai capelli gonfi, ma lui ha voluto tagliarli tutti perché sembravo Napo orso capo, quello dei cartoni animati”, ha scritto il primo cittadino di Bari, concludendo sulla necessità di adeguarsi alle nuove regole e mandando un “buona fortuna a noi tutti”.
E ora il signor Alfonso aspetta Mattarella
Ma più di tutti ad attirare l’attenzione è lo scatto che non c’è: quello di Mattarella dal suo barbiere. Dopo l’ormai celeberrimo fuorionda “Giovanni, anche io non vado dal barbiere”, infatti, sono in molti ad aspettare il momento per fare “la conoscenza” del signor Franco Alfonso, che come i suoi colleghi e nonostante le 80 primavere, stamattina, puntualissimo ha riaperto il negozio di via Catania a Palermo. “Non mi sono fermato neppure per un attimo”, ha detto, ammettendo che “con le nuove disposizioni si perde molto più tempo, almeno un’ora per cliente”. “Ma siamo felici che abbiamo potuto riaprire”, ha aggiunto, rivelando di aspettare ora di poter rivedere il suo cliente più noto: “Non gli taglio i capelli da tre mesi”, ha detto, parlando del Capo dello Stato.