Dl Rilancio, Capone: “Non aiuta la ripresa, manca di strategia. È solo pieno di mance e marchette”

14 Mag 2020 16:24 - di Redazione
dl rilancio

Un decreto pieno di “mance e marchette”, che avrà un impatto economico “scarso o inesistente”. L’Ugl boccia il “cosiddetto” dl Rilancio, sottolineando che la criticità è alla base: “Manca una strategia a lungo termine e una visione organica e di sistema”.

Un decreto pieno di “fumo” e “marchette”

“Dopo settimane di continui rinvii la montagna ha partorito un topolino”, sono state le parole del segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “Il nuovo decreto del governo contiene certamente molto fumo, oltre 250 articoli, ma è evidente che l’impatto economico di tali interventi sarà scarso o inesistente”. Per Capone con il dl Rilancio “ci troviamo di fronte ad un decreto ‘omnibus’ pieno di mance e marchette. Ma si tratta di misure tampone prive di un sostanziale effetto moltiplicatore. Manca infatti una strategia a lungo termine e una visione organica e di sistema”.

Capone: “Persa un’occasione importante”

“Al di là degli annunci, poco o nulla anche sul fronte della sburocratizzazione e della semplificazione”, aggiunge Capone, per il quale anche il positivo taglio dell’Irap per dare liquidità alle imprese non dà le risposte necessarie. “Ci saremmo aspettati – chiarisce  – maggiori aiuti alle aziende duramente colpite dalla pandemia Covid-19. In tal senso il contributo massimo di 40mila euro a chi ha subito perdite da 830mila euro appare evidentemente insufficiente”. Dunque, conclude il segretario generale dell’Ugl, “con il cosiddetto decreto Rilancio si è persa un’occasione importante per varare un serio piano di investimenti e un poderoso taglio delle tasse sul lavoro in grado di favorire la ripresa economica e l’occupazione nel nostro Paese”.

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