Conte ha un nuovo fan: il fondatore delle Brigate Rosse, Alberto Franceschini

8 Mag 2020 15:59 - di Marta Lima

Incredibile ma vero, in questa fase di paura e sofferenza, tocca ascoltare anche i profeti della sinistra extraparlamentare e terrorista. In veste di sponsor del governo. E’ il caso del fondatore delle Brigate Rosse, Alberto Franceschini, che con Renato Curcio e Mara Cagol fu tra le prime menti operative dell’organizzazione che seminò morti e sangue negli anni Settanta e Ottanta.

Le parole di Alberto Franceschini

Alberto Franceschini, attualmente libero dopo diciotto anni di galera, bontà sua, assolve gli italiani alle prese con il lockdown da coronavirus. “Gli italiani si stanno comportando con dignità e intelligenza”, dice all’AdnKronos. E spiega: “Siamo sempre bloccati, ma è stata fatta una scelta che era impossibile non fare”, sottolineando la necessità di misure di contenimento sociale per affrontare il coronavirus.

Poi l’ex capo brigatista difende il governo Conte e attacca l’opposizione: “Le polemiche sulla mancanza di libertà, fatte dalla destra sono strumentali, certo Salvini e gli altri fanno la loro parte, ma ma è indubitabile che ogni giorno muoiono 200-300 persone”. 

Gli attacchi al Secolo d’Italia

Lo scorso anno l’ex leader delle Brigate Rosse si era scagliato contro il Secolo d’Italia, che aveva protestato per la sua presenza, a un convegno su Aldo Moro, previsto a Bari. Invece di indignarci noi, a suo parere, era lui a doversi indignare per il “polverone” sollevato dal nostro quotidiano.

Negli anni Novanta, dal carcere, aveva rivendicato i suoi crimini, tra cui il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, materialmente portata a termine da altri membri delle Brigate Rosse. Franceschini, pur ammettendo gli errori commessi dalle Br, compreso l’omicidio di Moro, non si è mai pentito pubblicamente di quanto fatto.

Franceschini fu condannato per concorso morale anche nel duplice omicidio di due attivisti missini, Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, durante un’ irruzione nella sede del Msi di Padova, il 17 giugno del 1974.

Commenti

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  • carlo 10 Maggio 2020

    Franceschini e un criminale comunista negli USA sarebbe andato sulla sedia elettrica

  • Giuseppe Forconi 10 Maggio 2020

    Non ditemi che e’ peccato solo a pensare che la pena capitale sarebbe necessaria…. altro che…. e’ necessaria, e’ l’unica scopa che pulirebbe bene.