Roma, due Pronto soccorso a rischio chiusura. Per l’incapacità del governo di trovare mascherine

17 Apr 2020 17:20 - di Giovanni Trotta
pronto soccorso policlinico

I Pronto soccorso della capitale chiudono? Il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma è allibito. Ieri ha denunciato che due tra i più importanti Pronto soccorso della Capitale rischiano di chiudere. Sono quello di Tor Vergata e quello del Policlinico Umberto. Perché? Perché, stando alle notizia di ieri, al personale sanirtario mancano le mascherine e altri dispositivi di protezione, come gli occhialetti. Ma è possobile tutto questo? Hanno avuito mesi per trovarle. O fabbricarle.

Aurigemma (FdI): a due Pronto soccorso di Roma mancano i dispositivi

“Io mi chiedo – dice Aurigemma – com’è che, sia pure tra mille difficoltà, tutte le altre regioni italiani sono riuscita alla fine a trovare le mascherine, e il Lazio no? Non voglio neanche pensare a un business, qua si tratta solo di incapacità e inadeguatezza. I medici non hanno i dispositivi, e se dobbiamo chiudere due Pronto soccorso, gli altri della capitale si intaserebbero, con i conseguenti pericoli di contagio”. La Regione Lazio ha però garantito che tramite la Protezione civile in queste ore dovrebbero arrivare negli ospedali i dispositivi. Speriamo bene.

Il Pd promette da giorni milioni di mascherine

In effetti, Aurigemma non ha torto. Sono giorni che sentiamo gl iesponenti grillini ma soprattutto quelli del Pd come Zingaretti riemprsi la bocca con mirabolanti promesse. Milioni di mascherine da questo o quel Paese, aziende che si sono riconvertire, dispositivi di qua, dispositivi di là, e poi non si trovano. Non per ogni cittadino, per carità, anche se uno Stato serio lo farebbe, ma almeno per i snaitari, le forze dell’ordine, i dipendentio Atac e Ama. Niente, non ce n’è per nessuno.

Avremmo potuto fabbricarli noi i dispositivi

Prosegue Aurigemma: “Dico semplicemente che l’emergenza fu proclamata il 31 gennaio, e fino a fine febbraio non si è fatto nulla. Ma a febbraio non si poteva iniziare a comprare mascherine oppure a chiedere al alcune aziende di iniziare a fabbricarle?”. Tutto questo lascia sgomenti, anche perché il macchiario per produrre mascherine costa 150mila euro, ed è in grado di produrne 280mila al giorno. Il macchinario, come è noto, lavora h24. Ma si è preferito comprarle altrove. Perché?

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