Pio Albergo Trivulzio: le Fiamme gialle sequestrano cartelle cliniche e documenti

14 Apr 2020 17:40 - di Redazione

La guardia di Finanza di Milano ha svolto delle perquisizioni al Pio Albergo Trivulzio nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa.

Carenze nei protocolli del Pio Albergo Trivulzio?

Le Fiamme gialle hanno sequestrato una “ingente mole di documenti” tra cartelle cliniche e documenti cartacei e informatici. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, vede indagato il direttore generale della struttura Giuseppe Calicchio, destinatario delle perquisizioni, anche a carico dello stesso ente. Gli inquirenti stanno verificando eventuali carenze nei protocolli interni e dei dispositivi di sicurezza che potrebbero aver determinato un numero di morti elevato tra gli anziani ospiti della struttura, registrato nel pieno dell’emergenza Coronavirus.

In 12 giorni di aprile 70 morti

Gli uomini della Guardia di Finanza di Milano hanno notificato l’avviso di garanzia al direttore generale della struttura Calicchio. Quest’ultimo risulta così ufficialmente indagato per epidemia colposa e omicidio colposo. Non solo. La struttura nota come Pat o la Baggina risulta indagata per la legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti. L’inchiesta dovrà fare luce su eventuali carenze e delle negligenze nella gestione dell’emergenza sanitaria, in particolare ad esempio sull’assenza, denunciata da alcuni lavoratori, di dispositivi di protezione individuali per i dipendenti. Nei primi 12 giorni di aprile nell’istituto ci sarebbero stati 70 decessi, gli stessi lutti dell’intero mese di marzo, ma spetterà alla procura dimostrare se esiste un collegamento tra le morti e l’infezione da Covid-19.

Il Codacons presenta una denuncia

“Presenteremo una denuncia contro il Pio Albergo Trivulzio e depositeremo nomina di parte offesa”. Lo annuncia il Codacons.  “Supporto totale al lavoro della Procura di Milano – afferma in una nota il presidente dell’associazione Marco Donzelli – necessario fare piena luce su quanto accaduto nelle Rsa di tutta la Lombardia dove si sono verificati aumenti statistici enormi nei morti rispetto ad altri periodi dell’anno. Depositeremo nomina di parte offesa e saremo pronti a costituirci parti civili nel futuro procedimento penale a tutela della collettività”.

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