«Nulla da festeggiare». La Regina Elisabetta “cancella” il suo compleanno
“Non c’è niente da festeggiare”. Il coronavirus stravolge anche i tradizionali festeggiamenti per il genetliaco della Regina Elisabetta. Per la prima volta, nei suoi 68 anni di Regno, il cannone che spara a salve per celebrare la Regina Elisabetta, resterà inattivo. Una modifica decisa dalla stessa Elisabetta in segno di rispetto per la crisi mondiale causata dal nuovo coronavirus. Lo ha reso noto una fonte di Buckingham Palace citata dal Guardian, spiegando che il 94esimo compleanno della Regina non sarà festeggiato in alcun modo particolare. ”Non ci saranno saluti a salve. Sua Maestà non lo ritiene opportuno viste le circostanze attuali”, ha detto la fonte. La Regina si trova da un mese nel castello di Windsor insieme al marito, il principe Filippo, e a una ristrettissima cerchia di collaboratori.
La Regina Elisabetta martedì compie 94 anni
La Regina Elisabetta ha scelto di rinunciare a ogni festeggiamento, in segno di rispetto per le vittime del Covid-19 e per il lutto di tante famiglie britanniche. Il cannone silenzioso è solo uno dei tanti “riti” che non verranno celebrati. Buckingham Palace ha annullato anche il Trooping the Colour – la sfilata della bandiera – in programma per il 13 giugno. La parata si svolge dal 1748 e segna i festeggiamenti per il compleanno ufficiale del re o della regina nel Regno Unito. Anche in quell’occasione la regina esce per salutare milioni di britannici dal balcone di Buckingham Palace.
Il memorabile discorso alla nazione
Come riferisce il Mirror, sarà possibile celebrare la giornata soltanto attraverso i social. Sui canali ufficiali sarà pubblicato un post per quest’occasione speciale, ma le chiamate saranno circoscritte ai familiari e non è previsto nessun video di ringraziamento. La Regina Elisabetta ha tenuto la sera della domenica delle Palme, uno storico discorso al popolo britannico. Nei suoi 65 anni di regno, il più lungo nella millenaria monarchia inglese, Elisabetta, ha parlato solo in cinque occasioni alla Nazione. Per carità di patria, meglio evitare paragoni con il nostro querulo presidente del Consiglio.