Mattarella: «Stiamo per vincere la lotta». Meloni: «Grazie per queste parole di speranza» (video)

11 Apr 2020 19:52 - di Redazione

“Stiamo per vincere la lotta contro il virus, o quantomeno quella per ridurne al massimo la pericolosità”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si esprime così in un messaggio agli italiani in occasione della Pasqua. “Ci apprestiamo a vivere, domani, il giorno di Pasqua. È la ricorrenza di maggior significato per la Cristianità e una festa tradizionale importante per tutti. Quest’anno la vivremo in condizioni molto diverse dal consueto. Penseremo ai numerosi nostri concittadini morti per l’epidemia. Tante storie spezzate, affetti strappati, spesso all’improvviso. Per i loro familiari e per le comunità di cui erano parte il vuoto che essi hanno lasciato renderà questa giornata particolarmente triste”, dice Mattarella.

“Questo giorno sarà vissuto diversamente anche dai tanti malati e dai molti medici e infermieri cui si affidano. E che si adoperano per la loro guarigione con generosità, mettendo a rischio se stessi -aggiunge-. Questo giorno sarà diverso per tutti. In molte lettere che ho ricevuto vengono narrate le storie di forzata solitudine che tanti stanno vivendo anche in questi giorni abitualmente di festa condivisa. Comprendo bene il senso di privazione che questo produce. So che molti italiani trascorreranno il giorno di Pasqua in solitudine. Sarà così anche per me. Ma in questi giorni intravediamo tuttavia la concreta possibilità di superare questa emergenza. I sacrifici che stiamo facendo da oltre un mese stanno producendo i risultati sperati e non possiamo fermarci proprio adesso”, evidenzia il Capo dello Stato.

“Vorrei dire, evitiamo il contagio del virus e accettiamo piuttosto il contagio della solidarietà tra di noi. Non appena possibile, sulla base di valutazioni scientifiche e secondo indicazioni che verranno stabilite, si potrà avviare una graduale e progressiva ripresa con l’obiettivo finale di una ritrovata normalità. Fino a quel momento -evidenzia- è indispensabile mantenere con rigore il rispetto delle misure di comportamento”.

“Stiamo per vincere la lotta contro il virus, o quantomeno quella per ridurne al massimo la pericolosità. In attesa di farmaci specifici e di un vaccino che lo sconfigga del tutto, coltiviamo speranza e fiducia, nella condivisione che tutti avvertiamo per la nostra sorte comune, desidero esprimere a tutti voi la mia più grande vicinanza, con l’augurio di una Pasqua per quanto possibile serena”.

Le parole di Mattarella sono state positivamente accolte da Giorgia Meloni, che così ha commentato: «Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per queste parole di speranza e di esortazione agli italiani a non perdersi, a comprendere quanto sia importante rispettare le regole fino alla fine.Sono parole importanti per le quali ringraziamo il Presidente della Repubblica, che ovviamente si rende conto come tutti noi che domani e dopodomani saranno forse alcune delle giornate più difficili da quando è iniziata la “quarantena” perché non si potranno passare la Pasqua e la Pasquetta con i propri cari, con la famiglia, con gli amici. È importante ricordare dunque che quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per aiutare la nostra Nazione e per aiutare anche quelle persone che amiamo».

Commenti

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  • pietro 14 Aprile 2020

    Cara la mia Meloni, chi di speranza vive, disperato muore!
    Il popolo italiano in questo momento, non ha bisogno di speranze ma di fatti e scelte concrete, di formule e visione rispettose e alla nostra portata e non di quelle legate all’ipocrisia e alla cialtroneria.
    BASTA … gli italiani hanno pieni i cogl…. !

  • toro 13 Aprile 2020

    Persona poco affidabile.

  • Nicolo' 12 Aprile 2020

    Capisco le ragioni dell’on. Meloni che sono quelle della Politica.
    Ma un dato e’ certo, Conte sta li’ con l’appoggio silenzioso ma robusto e determinato del Presidente della Repubblica.
    Per tenere in piedi un Primo ministro capace di queste performance, ci deve essere dietro un piano spudorato, perche’ altrimenti non se ne capirebbero le ragioni.
    La cosa deve essere talmente schifosa da renderla impronunciabile.
    Il tempo credo ce le svelera’. Intanto non ho fiducia nelle parole che scendono dall’alto colle…

  • marco cesaro 12 Aprile 2020

    onorevole meloni mi dispiace ma le parole dette dal puparo sono parole senza senso basta vedere quello che si dice in giro in riferimento alla sparata fatta da giuseppi conte in televisione contro di lei e salvini, molti quotidiani affermano che dietro a giuseppi ci sia la manina del puparo .

  • Pino 12 Aprile 2020

    Dice? Tradotto facile facile; “”Quando il diavolo ti liscia il pelo, vuole l’anima ! “”

  • Luciano Bruschi 12 Aprile 2020

    Non abbiamo bisogno di parole retoriche, ma di fatti concreti e quelli compiuti dal PDR in questi anni non meritano ringraziamenti.

  • Nicolo' 12 Aprile 2020

    Non stiamo per vincere un bel niente, grazie alla squadra di governo piu’ incapace e inetta della storia d’Italia.
    Il picco degli infettati non si vede, per il semplice motivo che le infezioni sono ancora in crescita. Non si vede neppure una strategia per la ripresa produttiva, visto che non possiamo tutti metterci a pietire Carita’ o Reddito di cittadinanza, modelli decretati falliti dalla storia.
    Il Presidente Mattarella non e’ esente dallo stato delle cose perche’ lo acconsente, lo accompagna impedendo ogni cambiamento per il meglio accudendo e curando gli incapaci gli incompetenti in posizione di guida.
    Auguro al presidente di risvegliarsi e dare le libere elezioni agli Italiani, perche’ tornino ad essere i padroni del proprio destino.

  • Sandy 12 Aprile 2020

    E di che cosa bisogna ringraziarlo ?

  • Pino 12 Aprile 2020

    Scalfaro? Pensavo di avere visto il peggio ma, poi, arrivarono un napoletano ed un siciliano ! Mi e’ stato chiaro ed è vero; al peggio non c’è mai fine. Alla sinistra magistratura la palma d’aver distrutto il miglior presidente del consiglio e posto nell’oblio il più fantastico presidente della repubblica coadiuvando l’ascesa di nullità democratiche tutte targate ex pci e nipoti, anzi nepotisti. Il fascismo fu estinto dalla seconda guerra mondiale, il comunismo continua in europa mentre è scomparso nell’ex unione sovietica. Ma la magistratura ha steso un sinistro saio di morte sul paese che ha spezzato. La mia maledizione proseguirà dopo la mia morte.