Incredibile sviolinata di Renzi alla Ue: «Sta facendo moltissimo». Ma è solo lui a pensarlo

3 Apr 2020 12:01 - di Redazione
Matteo Renzi diretta Facebook dall'Ansa

«Renzi, dopo il caos del Mes e le aspre polemiche legate al suo funzionamento nate prima ancora dell’emergenza Covid 19. Dopo lo stop al meccanismo salva Stati deciso in queste settimane di pandemia da coronavisus, svettata drammaticamente al primo posto delle esigenze europee. Dopo i primi niet arrivati da Bruxelles alle richieste di interventi economici a sostegno della crisi di fondi, che rischia di endemizzarsi nei Paesi colpiti dal contagio virale. Una situazione in cui, tra Mes, titoli di Stato e silenzi assordanti che coprono persino i no, è ormai chiara a tutti la guerra di Berlino contro l’Italia. E dopo il delirio in cui, neanche una settimana fa, invocava la riapertura di scuole e fabbriche in piena pandemia, torna a discettare. E a proporre le sue ricette. O l’approvazione di ricette di base, esaltando il ruolo della Ue. Unico in Italia a ritenersi soddisfatto del «grande lavoro che l’Europa sta facendo». E così, in un colloquio con l’Adnkronos, l’ex premier esordisce: «La persona più contenta al mondo è Pier Carlo Padoan. Il Sure era una sua proposta e io sono molto contento che sia diventata realtà».

Plauso di Renzi alla Ue: sta facendo moltissimo

Lo dice Matteo Renzi all’Adnkronos a proposito del fondo europeo Sure. E a stretto giro aggiunge: «L’Ue sta facendo molto. Moltissimo. La retorica anti-Ue di questi giorni non ha senso». Quindi sottolinea: «I coronabond saranno la ciliegina, ma chi dà la colpa all’Ue cerca alibi. L’Ue sta facendo una grandissimo lavoro, con buona pace dei nazionalisti all’amatriciana che inseguono chi, come Orban, prende i soldi europei e poi costruisce un muro». Il che, detto da un politico che, nella dialettica interna, negli ultimi giorni è stato protagonista del dibattito sulle soluzioni da adottare per far ripartire il Paese, alle prese con il pieno dell’emergenza coronavirus, fa riflettere quantomeno… Ma l’ex premier, deciso a riprendersi la scena, insiste a parlare di un “dopo”, quando siamo nell’epicentro del terremoto sanitario, travolti dal magma di un indefinibile, drammatico “durante”… Tanto che, pochi passaggi più avanti, è lo stesso Renzi a rimarcare: «Io avrei riaperto il prima possibile, ma si sta andando verso lo screening per tutti. Verso il Covid Pass, c’è un Dl liquidità.  Vedremo poi concretamente»…

E continua a parlare di un “dopo” quando siamo nel mezzo di un drammatico “durante”

«Mi sembra che adesso siamo entrati nella fase della discussione del durante – continua infatti imperterrito Renzi –. C’è stato un prima, e io mi domando come in Italia muoia tanta gente. Ma vedremo cosa è successo. C’è il dopo, che ragionevolmente sarà tra un paio di anni. E poi c’è il durante, che non nasce da una sottovalutazione del Covid ma, proprio perché ritengo che il Covid ci sarà per anni, penso sia giusto pensarci». E sottolinea: «E mi pare che il governo ha messo il tema nell’elenco, in cima alla lista. Considero questo un fatto positivo».  e giù con l’endorsment al governo dopo la sviolinata alla Ue: «Il governo ha bisogno del supporto di tutti. È positivo che ci sia consenso sull’operato del governo, perché questo aiuta a gestire meglio la fase della ripartenza. E tuttavia rimane importante fare subito scelte per il dopo». Poi, l’iperbole che riconduce repentinamente il discorso a Italia Viva: «Noi abbiamo fatto delle proposte e all’inizio ci hanno insultato tutti – spiega ancora Renzi –. Ora i nostri punti sono in campo, sono oggetto di discussione. La risposta non è sempre quella che vogliamo noi, ma alcuni segnali sono positivi».

 

 

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  • egidio giorato 3 Aprile 2020

    lo vedo con degli brutti occhi, ricoveratelo