Renzi un genio o un incapace? Se fosse stato un manager d’azienda sarebbe già stato licenziato

5 Mar 2020 12:39 - di Maurizio Gasparri
Renzi

Sulla fenomenologia di Matteo Renzi la stampa italiana si è più volte intrattenuta. A conti fatti, siamo davanti a un genio della politica o a un perfetto incapace? Per un giudizio scevro da ogni faziosità, facciamo parlare i numeri. Nel 2014, e quindi non mille anni fa, Renzi sembrava avere mezza Italia tra le mani. Aveva un gradimento del 40%, era il segretario di un partito strutturato e potente come il Pd e, forte del combinato disposto di queste due circostanze, era diventato capo del governo pur non essendo stato indicato come tale dagli italiani. Ma tant’è, anche questo è il nostro Paese.

Le riforme

In poco tempo aveva messo a punto un pacchetto di riforme che il Parlamento gli aveva approvato, salvo poi vedersele respinte dal referendum. Aveva anche siglato un accordo con l’allora capo dell’opposizione, Silvio Berlusconi, salvo poi disattenderlo. Sei anni dopo, lo ritroviamo alla guida di un partito che fatica ad attestarsi tra il 3 e 4%, non è più Presidente del Consiglio, non si è ritirato dalla politica come invece aveva detto dopo la cancellazione delle sue riforme. E non ha nessun patto con l’opposizione dove scalpita un Matteo Salvini, molto più irrequieto.

Il “fenomeno” Renzi

Un genio o un incapace? Cominciamo ad interrogarci su questo “fenomeno”, anche perché molto ci sarebbe da dire sul suo modo di fare politica. Certo, non gli si può negare abilità. Non è da tutti decidere di far nascere un governo e il giorno dopo diventarne l’ago della bilancia potendone decidere le sorti a seconda del cambio di umore. I suoi, seppure pochi voti, sono determinanti in Parlamento per garantire i numeri alla maggioranza Pd-5Stelle. Ad ogni modo, quelli che contano in realtà sono altri numeri: dal 40 è crollato al 4 % rivelandosi, più che un genio, un incapace. Se fosse stato il manager di un’azienda, di certo lo avrebbero già licenziato.

Commenti

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  • giovanni vuolo 5 Marzo 2020

    Nell’attuale sconfortante panorama parlamentare, continuo a ritenere che Renzi sia un politico di valore. E lo dico con tutta poi il rammarico possibile, perché sta dalla parte sbagliata, e soprattutto perché è stato lui a spalancare le porte ai clandestini; ed è un errore imperdonabile, che ha affondato questo Paese. Ma certamente sotto il profilo politico, non si può certo paragonare al disastroso Conte, all’imbarazzante Di Maio, o all’ondivago Zingaretti. Speriamo solo che faccia una cosa buona per gli italiani, e ci mandi finalmente a votare.