Il M5S ha espulso Giarrusso, il nemico di Di Maio. Gliene disse di tutti i colori: «Non sei lucido, vattene»

22 Apr 2020 10:19 - di Giorgio Sigona
Giarrusso

Resa dei conti all’interno dei Cinquestelle. Il senatore Mario Michele Giarrusso e il deputato Nicola Acunzo, 43 anni, di professione attore, sono stati espulsi dal Movimento per questioni legate alla rendicontazione dei rimborsi. Un personaggio controverso, Giarrusso, con alti e bassi nei comportamenti e nelle espressioni verbali. Ma di sicuro una spina nel fianco dei vertici pentastellati.

Giarrusso e i suoi scontri feroci con Di Maio

È l’esito ampiamente previsto. A “brindare” è Luigi Di Maio, che aveva in Giarrusso un acerrimo nemico interno. Non era un signorsì e quindi dava fastidio. Non a caso, la notizia dell’espulsione è stata accolta anche dal web con ironia e sfottò. Nei confronti di “Giggino”, naturalmente. E in molti ricordano gli affondi dell’ormai ex pentastellato nei confronti del “bibitaro”, come viene etichettato sui social.

«Un passo indietro»

Momte solo state le “incursioni” di Giarrusso. «Di Maio il passo indietro non lo fa certo spontaneamente, servirebbe un bell’intervento», aveva scandito lo scorso dicembre. Lei sta lavorando per arrivare a questo risultato? «Diciamo che sarebbe ora che accada».

«Giggino ha perso la lucidità»

E un mese prima non era stato meno duro in un’intervista ad affaritaliani.it. Il bersaglio principale di Giarrusso era sempre Luigi Di Maio: «Ormai ha perso lucidità e sta sbagliando troppo. È ora che passi la mano e si riposi». Poi aveva ricarato la dose: «Dopo il 7,4 per cento in Umbria, non so più che cosa debba accadere per dimettersi. È ora che Di Maio si assuma fino in fondo le proprie responsabilità. Un capo politico fa così».

Giarrusso: «Renzi improponibile»

Ma le sue critiche non avevano risparmiato neppure Renzi. «È improponibile», aveva detto Giarrusso, «come alleato di governo. Altro discorso è se i gruppi parlamentari del Pd sono disponibili a un contratto di governo serio basato sulle cose da fare per il Paese e per i cittadini».

Oltre a Giarrusso, Nicola Acunzo

Nicola Acunzo è un attore prestato alla politica. Ha recitato per Mario Monicelli, Michele Placido, Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, prima di accettare la candidatura per M5S alla Camera. Anche per lui, come per Giarrusso, il problema è legato ai rimborsi. Acunzo nei mesi scorsi era uscito allo scoperto dichiarando di non aver rimborsato neanche un euro nel 2019 per una “questione politica”.

Intervistato dall’Adnkronos, ha spiegato di aver «sospeso le restituzioni affinché avvenga un chiarimento sul cambio di modalità dei versamenti. Mi devono ammazzare se non mantengo l’impegno con i cittadini e con il M5s, ma la modalità deve essere quella del 2018».

 

Commenti

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  • giuseppe iacobelli 23 Aprile 2020

    Giarrusso ribellati e invita tu di maio ad andare via dal governo e lasciare il ministero degli Esteri di cui con è all’altezza. di maio al governo è un’offesa all’intelligenza degli Italiani, che non meritano soggetti ignoranti al governo del paese, aver consentito a uno come di maio, speranza ,bellanova, bonafede e altri, è stato un gravissimo errore per il paese!
    Incompetenti, incapaci non all’altezza ci fanno vergognare e li dobbiamo anche pagare!!!