Giallo alla Camera: deputato si rifiuta di misurare la febbre. Poi si toglie la mascherina in Aula e… (video)
Giallo alla Camera. Un piccolo caso registrato 3 giorni fa. E rilanciato da La Stampa che oggi, con la notizia di un nuovo caso di positività al Covid in Aula, rinvigorisce paure e dubbi. Si tratta di un esponente leghista, Giuseppe Basini, che in base a quanto riferito dal quotidiano torinese, «invitato a misurare una seconda volta la temperatura all’ingresso di Montecitorio, ha risposto con un secco e deciso no». Non solo: una volta entrato il deputato, a detta di chi lo ha incontrato, avrebbe girato per i corridoi del Palazzo senza mascherina, ripreso sia dai commessi che dai questori…
Piccolo Giallo alla Camera: deputato si rifiuta di misurare la febbre e gira senza mascherina…
E non è tutto. Una volta entrato in Aula, la presidente di turno Maria Edera Spadoni, rigorosamente dotata di dpi e rispettosa di provvedimenti e norme, si accorge del collega sprovvisto di mascherina. E, rivolgendosi all’esponente del Carroccio, lo invita ad adeguarsi e a indossare la protezione personale. Ma anche in quel caso, nulla di fatto. Eppure, il deputato appare rosso in volto. Oltretutto, poi, quel suo rifiuto di misurarsi la temperatura una seconda volta, prima di accedere nei luoghi istituzionali, come da prassi, non depone a suo favore. E, soprattutto, non lascia ben pensare… In sua difesa, però, il diretto interessato ha provato a fugare i dubbi dei colleghi onorevoli, difendendosi dicendo: «Al massimo avevo 36.8.. Non di più. Certamente non la febbre. All’ingresso mi hanno fatto notare che ero rosso in viso. Ho risposto ero stato al sole facendo giardinaggio».
La preoccupazione cresce sia tra i banchi della maggioranza, che tra quelli dell’opposizione
Risposte che non hanno tranquillizzato sia i diversi colleghi di partito, che gli avversari nelle fila della maggioranza. E tutti, dai banchi del governo, come dell’opposizione, hanno cominciato a preoccuparsi seriamente. Specie che era convinto che, come scrive La Stampa, «durante il primo controllo la temperatura di Biasini sarebbe stata più alta. In un tweet – prosegue il quotidiano di Torino – il deputato di Italia Viva ha mostrato tutto il suo disappunto chiedendo al capogruppo della Lega e al presidente della Camera di “chiarire subito la vicenda del deputato della Lega che è entrato alla Camera con 37.7 di febbre. Violando i controlli e l’obbligo di mascherina». Al momento, però, non ci sono né conferme, né smentite sul caso.