Covid-19: chi prende il reddito di cittadinanza lavori per anziani, malati e minori

7 Apr 2020 13:22 - di Maurizio Gasparri

Garantire un reddito a chi rischia di non percepirlo. Un governo serio si attiverebbe subito su questo fronte, soprattutto per sostenere chi ha sempre rischiato in proprio, è vessato da una marea di tasse, e ogni giorno si espone alla volubilità del mercato. Invece, come è noto, il governo Conte per autonomi, partite Iva e professionisti ha, fino ad ora, previsto di dare un bonus di appena 600 euro. Una mancetta che è perfino inferiore al reddito di cittadinanza. E’ bene ritornare su questo tema tante volte affrontato perché in questi giorni in molti lamentano la crisi di operai e di personale per le note ragioni legate all’evolversi dell’epidemia. Anche per questo avevamo proposto come centrodestra la reintroduzione anche solo temporanea dei voucher, ma il governo ha irragionevolmente rifiutato, forse perché ha altre soluzioni in mente. Qualora invece ne fosse privo, potremmo suggerire noi una soluzione a portata di mano. Ovvero pescare nell’ampio bacino dei fruitori proprio del reddito di cittadinanza quelle persone che potrebbero venire incontro alle mutate esigenze della comunità. Non c’è solo il lavoro, nobilissimo, della raccolta nei campi. C’è anche l’assistenza agli anziani, alle persone più deboli, ai bambini costretti in ospedale o anche solo il sostegno a chi ha bisogno per la spesa quotidiana o il pagamento delle utenze. Ciascun Comune potrebbe avere a disposizione un certo numero di persone da impiegare subito, a costo zero visto che già sono pagati dallo Stato, e al tempo stesso i percettori del reddito potrebbero finalmente rendersi utili per la comunità. Certo, tra costoro ci sono anche persone fisicamente impossibilitate a lavorare e che ovviamente non vanno coinvolte. Ma ce ne sono anche tantissime, giovani e ci auguriamo volenterose, che potrebbero benissimo restituire quanto finora percepito. Gratis.

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