Coronavirus, via libera dall’Aifa per sperimentare antivirali e idrossiclorochina

10 Apr 2020 19:07 - di Redazione

L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha autorizzato lo studio ‘Solidarity‘, per sperimentare nuove soluzioni terapeutiche contro il coronavirus Sars-Covid-2.

Solidariety è “un importante trial multicentrico, multinazionale, promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità.

“Lo studio, di carattere internazionale – spiega l’Aifa – coinvolgerà migliaia di pazienti affetti da” Coronavirus.

Sarà un trial “randomizzato in cui si valutano differenti strategie terapeutiche” contro il Coronavirus “tra cui antivirali”. Come il remedivir e il lopinavir/ritonavir da solo o in combinazione con interferone beta. Ma anche la clorochina e idrossiclorochina.

Sarà una commissione di esperti indipendenti a valutare, a intervalli prestabiliti, i risultati intermedi del trial contro il Coronavirus. E a stabilire se vi siano evidenze tali da decidere se continuare a utilizzare o meno un determinato trattamento.

Lo studio “ha un’impostazione pragmatica. E prevede procedure snelle ed essenziali”, evidenzia ancora l’Agenzia del farmaco.

Questo per “non gravare ulteriormente sulle strutture sanitarie partecipanti. Già provate dalla gestione ordinaria dell’emergenza”.

In Italia il centro coordinatore è la Divisione di Malattie infettive, Dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’università di Verona.

Al momento sono inclusi 32 centri clinici dislocati su tutto il territorio nazionale. In modo da rendere quanto più omogenea ed equa la possibilità di accesso allo studio sul Coronavirus.

E’ inoltre prevista la partecipazione di rappresentanti italiani nelle commissioni scientifiche che supervisionano lo studio sul Coronavirus.

“La collaborazione con l’Oms e con gli altri Paesi, la possibilità di attivare in tempi rapidi studi di ampio respiro internazionale – commenta l’Aifa – rappresentano un valore aggiunto. E un’importante occasione per coniugare la garanzia di accesso alle terapie e la possibilità di ottenere evidenze scientifiche da studi clinici controllati”.

 

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