Virus, il siluro del WP a Trump: «Ha negato il rischio». La replica: «Polemica disgustosa»

21 Mar 2020 16:03 - di Mario Landolfi
Trump

Non c’è pace per Donald Trump. E anche il coronavirus che imperversa nel mondo diventa in qualche modo colpa sua. Così almeno la pensa il Washington Post, secondo cui Trump avrebbe ignorato le segnalazioni ricevute a inizio gennaio dalle agenzie d’intelligence. Dettagliate informative che avvertivano la Casa Bianca della proporzione e dell’intensità dell’epidemia di Covid-19 in Cina. Il giornale, ripreso anche da altri media statunitensi, fa riferimento a non meglio precisate fonti ufficiali a conoscenza degli avvertimenti inviati a Trump. Il quale – stando sempre al resoconto del WP – sarebbe stato informato anche della sottovalutazione del virus da parte di Pechino.

Il Washington Post ossessionato da Trump

Secondo tali fonti, Trump sminuì o non considerò l’allarme. «Forse non se lo aspettava, ma molti altri al governo sì, semplicemente non hanno potuto far sì che agisse in merito», ha detto una fonte al Post. Cia e direttore dell’intelligence nazionale non hanno commentato, mentre un portavoce della Casa Bianca ha affermato: «È disgustoso che fonti non identificate tentino di riscrivere la storia, è una chiara minaccia al nostro Paese». Un’altra fonte ha detto a Cnn che le commissioni intelligence del Congresso erano state aggiornate a gennaio e febbraio sulla minaccia costituita dal coronavirus. I dossier, tuttavia, nulla circa i tempi di irruzione del virus negli Usa né consigliavano passi da fare. Si limitarono – ammettono le fonti – a tracciare la diffusione e la risposta delle autorità in Cina.

«Il Presidente credeva solo alle parole di Xi Jinping»

Secondo il Post, i consiglieri di Trump tentarono invano di convincere il magnate a prendere sul serio il virus. Il segretario alla Salute Alex Azar, scrive il quotidiano citando due fonti informate, non riuscì a parlargliene sino al 18 gennaio. Quando ci riuscì, Trump lo interruppe per parlare della vendita delle sigarette elettroniche. A convincere Trump circa la necessità di erigere un muro control insorgente epidemia fu – secondo il WP – solo la paura di perdere le prossime elezioni presidenziali. Sino a quel momento – scrive il giornale – il Presidente credeva di più alle informazioni fornite dal presidente cinese Xi Jinping.

 

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