Sicilia, in Forza Italia è fronda contro Micciché. La difesa: «Senza di lui non esistiamo»

4 Mar 2020 18:45 - di Redazione
Miccichè

Giù le mani da Gianfranco Micciché, un tempo viceré di Berlusconi in Sicilia e ora contestatissimo coordinatore regionale dell’Isola. A tal punto da costringere l’europarlamentare Giuseppe Milazzo a mettere nero su bianco un’accorata difesa sotto forma di lettera al Cavaliere. «Presidente – vi si legge – se oggi continuiamo ad essere la regione che alla prova del voto ottiene le percentuali più alte nel Paese, se governiamo la Sicilia con una solida coalizione di centrodestra, il cui perno centrale è Forza Italia, se la sua creatura politica continua ad essere protagonista indiscussa del panorama politico regionale, il merito è della fiducia che lei ha riposto in Gianfranco Micciché».

Lettera a Berlusconi: «Miccichè va tutelato»

A seguire un elenco di cifre, numeri e percentuali che – effettivamente – nella desolazione attuale rendono la Sicilia una sorta di Eldorado “azzurro”. La regia di Miccichè, prosegue Milazzo, ha consentito a Forza Italia di passare dal 5 per cento delle amministrative del 2015 al 21 delle ultime elezioni politiche, quelle del 2018. Con tanto di premessa, la conseguenza vien da sé: «Se mai dovesse dimettersi – continua Milazzo – prima dovrebbero farlo i parlamentari nazionali che hanno beneficiato del “metodo Micciché” e adesso ne invocano le dimissioni. Sono deputati grazie alle sue indicazioni».

Forti tensioni tra l’ex-viceré azzurro e i parlamentari nazionali

L’europarlamentare è un fiume in piena e circoscrive il dissenso intorno all’uomo del famoso “61 a 0” delle elezioni politiche del 2001 a «sparute posizioni». Tutto il resto, assicura Milazzo, «è davvero coeso attorno alla figura di Gianfranco». Prova ne sia, continua il deputato europeo, l’adesione di un nuovo deputato regionale, Mario Caputo. Insomma, secondo Milazzo, la nave di Forza Italia siciliana va. I mugugni – puntualizza – non vengono dal territorio. Soprattutto non sono rivolti Miccichè, ma  «nei confronti di questa classe dirigente nazionale, che prova in tutti i modi a continuare a distruggere il Partito». E c’è chi insinua che la fronda sia la risposta di chi vede il coordinatore troppo anti-leghista.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Michele Accardo 4 Marzo 2020

    Conosco Gianfranco da moltissimi anni . Nonostante ” qualche difettuccio o errori veniali ” , EST unico politico del nostro Partito con gli attributi in grado di risolvere le situazioni più complicate . Magari ci fossero stati altri Miccichè nelle varie province siciliane !