Miccichè non si placa: «Non vado in piazza con la Lega, sono distante dal razzismo e dal populismo»
Gianfranco Miccichè non si è ancora placato. E annuncia il no a Piazza San Giovanni. «Sono distante da Matteo Salvini e dalle sue piazze. Sono distante dal populismo, dal razzismo e dagli estremismi che nulla hanno a che vedere con la mia storia politica. E con quella di Forza Italia».
Poi specifica: «Sarò sempre al fianco di Silvio Berlusconi. Ma proprio perché non voglio lasciare le chiavi del più grande partito italiano di centrodestra nelle mani di uno che ci odia, non sarò in piazza con Salvini». Il centrismo è il suo faro. Un po’ come il diccì Gianfranco Rotondi, che comunque usa toni notevolmente diversi.
Gli attacchi senza fine di Miccichè
Sono mesi che Miccichè attacca a testa bassa. La sua è stata un’estate di fuoco antisovranista. E ora continua. Le sue frasi hanno creato tensione nel centrodestra. «Salvini è un traditore», ha ripetuto come un ritornello. «Come succede a tutti i traditori si ritrova adesso in mezzo a una strada».
Lunga la lista degli insulti rivolti ai leghisti. «Siamo siciliani. L’orgoglio di essere siciliani dobbiamo ricordarcelo anche quando andiamo a votare. Andare a votare uno che ci ha offeso per tutta la vita, soltanto perché viene a dirci che ci vuole bene, non è possibile». E ancora, sempre nei mesi scorsi: «I leghisti ci vogliono soltanto ammazzare. Salvini ha sempre offeso i siciliani. Ricordiamocelo dentro le urne», le parole di Miccichè. «I leghisti sono dei buzzurri che ci odiano e pensare che i siciliani non capiscano che ci prendono per il culo e gli danno i voti mi fa davvero impazzire». «È gente cattiva, che ci odia. Ho sempre ritenuto i siciliani un popolo intelligente. Invece non capiscono che questi ci prendono in giro per ammazzarci, perché ci vogliono morti. Gli hanno dato il 30%… ammazzerei uno ad uno quelli che li hanno votati. Sto cominciando a vergognarmi di essere siciliano».
Micciche’ dimentica che nel centrodestra ci sono anche altri partiti da poter votare, senza dover per forza scegliere Salvini. Ma non può certo inveire contro il sovranismo, che è difesa della nostra identità contro una palese operazione internazionale di sostituzione etnica. Se questo è il suo delirante pensiero, sarebbe meglio che alle prossime elezioni chiedesse consensi nell’ambito di una diversa coalizione : vediamo poi quanti voti prende
Bravo Miccichè. Mi sono ricreduto, avevo un’altra opinione di Te evidentemente sbagliata. Di nuovo bravo ( non così si può dire di Berlusconi)