Salvini pronto alla spallata contro l’Europa dopo l’ennesimo rifiuto: 7 giorni per «salvare» l’Ue. E invoca l’Italexit
Matteo Salvini contro la posizione dell’Europa. Non teme la spaccatura. Il distacco diplomatico è consumato. E dopo aver perdonato a fatica le sortite incaute della Lagarde. Dopo la presa di posizione egoistica della Van der Leyen, oggi il leader della Lega rimette al centro della discussione l’ipotesi dell’Italexit. Tra l’altro, a giudicare dai sondaggi sul tema, che danno in picchiata la fiducia degli italiani verso la Ue, la proposta del numero uno del Carroccio potrebbe non essere più così azzardata o anacronistica…
Basta braccio di ferro. Salvini evoca l’Italexit
In queste ore, in cui i tavoli della diplomazia in corso da Strasburgo a Bruxelles. Giorni in cui la richiesta del governo ad aiuti e solidarietà Ue per i paesi martoriati (come il nostro) dalla pandemia. Incontri in cui l’appello alla solidarietà di Gentiloni – «senza non si salva nessuno» –. E persino il commento amaro del ministro degli esteri Di Maio, che con il voto dei grillini in Europa è stato dirimente per l’elezione della nostra nemica numero uno del momento, Ursula Van der Leyen, ha alzato il tiro invocando lo stop agli «egoismi». Insomma, in questa fase critica di preoccupazioni economiche e angoscia sanitaria, parte il countdown: sette giorni per «salvare» l’Unione Europea. Sette giorni durante i quali i leader dei 27 Paesi membri dell’Ue, dopo oppositività e nulla di fatto sanciti nell’ultimo vertice, cercheranno una mediazione sul fronte della strategia che dovrà contenere gli effetti negativi sull’economia causati dall’emergenza Coronavirus.
I due fronti in campo: la spaccatura tra nord e sud europeo
L’obiettivo è evitare una spaccatura tra il fronte (9 Nazioni) del sud, guidato dalla Francia, con al fianco l’Italia, e la cortina dei Paesi nel nord, capitanati da Germania e Olanda, e inchiodati fermamente sulla linea del rigore sordo a richieste di aiuti e all’elasticità nei conti. Le trattative proseguono. Con Gentiloni, commissario Ue per gli Affari economici, che ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, torna a invocare un «piano comune, l’utilizzo del Mes, o di altre istituzioni europee, «per collocare bond e finanziare i progetti necessari». E con la presidente von der Leyen ostinata a non mollare. Ed è in questo dialogo tra sordi. In questo braccio di ferro tra i due blocchi europei, che s’inserisce Salvini, pronto alla spallata finale. A rimettere sul tavolo l’ipotesi dell’Italexit, dicendo: «Si stampasse moneta. La Svizzera, compilando un foglio, ti mette a disposizione fino a 500.000 euro. La Gran Bretagna ti garantisce fino all’80% dello stipendio. Gli Usa destinano fino a 2.000 euro a famiglia. Loro possono farlo. Noi no, perché abbiamo l’euro».
Salvini: «Ci siamo riempiti per 20 anni della parola Europa. Poi»…
Lo dice forte e chiaro, l’ex titolare del Viminale, in un’intervista al Corriere della Sera. E dalla sua pagina Facebook. Per il leader leghista, se la commissione Ue, guidata da Ursula von der Leyen, continua a fare spallucce e a ignorare le nostre richieste, c’è una sola strada: «Un’emissione di titoli italiani con un tasso di vantaggio. Oggi, l’Ue non lo permette». E solo poche ore fa, ospite nel programma di Barbara D’Urso, Salvini ha detto senza troppi giri di parole: «Ci siamo riempiti per 20 anni della parola Europa. Poi, nel momento del bisogno, ci arriva l’aiuto dal Venezuela o dall’Albania, e non ci arriva nulla se non due dita negli occhi dalla Germania. Dall’Olanda. Dall’Austria, piuttosto che dall’Unione Europea. Si sono presi 15 giorni per ragionare». E intanto, si è perso anche quel briciolo di fiducia che era rimasto nell’idea di Europa…
Diamo un esempio di coerenza.
1) comperiamo italiano
2) immaginate se tutti gli italianI non comprassero più prodotti tedeschi e olandesi
3) boicottiamo tutti i centro commerciali tedeschi come LIDL E ALDI E METRO
4) chiudiamo i rapporti con DEUTSCHE BANK
immaginate che bomba mediatica
se l’italia dovesse uscire dall’EURO si troverebbe presto in una situazione tipo SUD AMERICA
Si Salvini ha ragione…tuttavia prima di parlare di Italiaexit…..si deve valutare ,ragionare, capire ..quali sarebbero gli effetti di una uscita dall’euro..sulla nostra economia e sui
Nostri risparmi…potremmo svalutare. Anche di un 20% la nostra vecchia lire..e quondi il debito…il nostro mady in Italy ne sarebbe molto avvantaggiato con buona pace per la Germania..ma le nostre importazioni ci costerebbero
Molto di piu’..tutte le materie prime per esempio…
Quondi prima di minacciare il nostro esodo…bisognerebbe che degli economisti di valore facessero uno studio attendibile..pubblicassero una proiezione sullo scenario possibile …vagliando tutti i pro e i contro di una Italia Exdosus…
L’Europa degli egoismi non finirà mai, inutile sperare, siamo in una emergenza che non permette di aspettare gli spiccioli dall’Europa, anche perché il paese ha bisogno di una ricostruzione di lunga durata, che solo con poteri economici e monetari nazionali si possono conseguire, mettiamo da parte la politica dei camerieri dell’Europa del PD e compagni, che ha permesso di distruggere il nostro benessere e ora anche la libertà
nel 2017 col mio libro ” idee machiavelliche per uscire dalla crisi” pagine srl editore, auspicavo l’uscita dell’italia dalla ue e , subito dopo, alleanza politica, militare ed economica con la russia di Putin( che ci sta già aiutando a differenza della ue)
tuttavia, temo che Salvini non abbia la virilità politica per andare fino in fondo ma, se lo facesse, sarebbe un eroe , il miglior statista italiano dopo il duce,
che Dio lo illumini , salvando la patria dal covid19 e dalla ue
FORZA SALVINI:
Ieri sera, nella fogna rossa di certi social, i compagni straccioni, nel senso che si stracciano le vesti, sono allibiti e si sono rifatti al solito populismo, il mantra del loro fanatismo, per aver sentito il Segretario della Lega recitare il rosario.
Meglio il rosario che sentire cantare “Bella ciao” , una canzone veterocomunista assurta a nuovo inno nazionale.
Meglio il rosario che sentire decantare Piazzale Loreto come luogo di nascita della democrazia in Italia, Piazzale Loreto fu un MEDITATO e VOLUTO atto di terrorismo politico su cui fondare un’auspicata sovietizzazione dell’Italia.
Ma se l’europa, nata sull’asse portante della solidarietà, non crede di supportare il proprio popolo in un momento terribile per la propria esistenza, allora non sappiamo che farcene di questa accozzaglia di parassiti eletti da nessuno…FUORI! Ci aiutano e ci aiuteranno i cinesi, i russi, e finanche i cubani , i venezuelani e gli albanesi..
Non sappiamo che farcene di questa europa. Vogliamo soffrire e forse morire di fame, ma a testa alta e respirando LIBERTA?
Un saluto michele
Uscire a noi e’ sempre convenuto, cerchiamo perlomeno di ottenere quest’ultimo effetto benefico dalla catastrofe che ci e’ caduta addosso.
BASTA FARE MELINA. La Destra ha i numeri schiaccianti , se ne faccia forte e DIA UN GROSSO SCROLLONE, prima alle istituzioni nazionali e poi a tutto il resto. PRIMA CHE SALTI TUTTO IN ARIA. Non e’ certo il caso di prendere in considerazione, casomai accadesse, un per molti versi STRUMENTALE RAVVEDIMENTO OPEROSO DELLA UE, tempo ampiamente scaduto, ed effetti solo temporanei, per poterci poi RIAGGUANTARE PER IL COLLO.
L’UE NON LO PERMETTE?? Per favore andatevi a leggere quanto scrive Paolo Maddalena su http://www.attuarelacostituzione.it... E lui non e’ certo un talebano…
Fuori subito dall’EU, no mes ,no Draghi sicario della Goldman &Sachs che ha svenduto i nostri tesori.,no commissari europei venduti , dimostriamo l’orgoglio Ela superiorità Italiana