Partinico si ribella all’ospedale per il coronavirus: protestano medici e cittadini
Ci mancava solo lo “sciopero” contro il coronavirus. Anzi, contro l’ospedale dedicato ai pazienti contagiati dalla pandemia. Una protesta che unisce, da giorni, sia gli operatori sanitari dell’ospedale Civico di Partinico che la popolazione della cittadina siciliana. Nessuno vuole, anzi, voleva, il presidio contro il Covid-19 all’interno della struttura sanitaria. Poi la situazione, nelle ultime ore, si è sbloccata.
Ieri sono arrivati all’ospedale Civico di Partinico i primi due pazienti colpiti dal coronavirus. L’arrivo dei pazienti nella struttura trasformata nel Covid Hospital era previsto per i giorni scorsi, ma era slittato per le proteste dei sanitari. Che lamentavano e lamentano una mancanza di condizioni di sicurezza nel lavoro. I vertici dell’azienda sanitaria locale avevano intimato agli operatori sanitariche avevano abbandonato la postazione di lavoro di tornare al proprio posto procedendo alla loro identificazione.
La rivolta di Partinico, anche dei cittadini preoccupati dagli eventuali “contagi”, è stata oggetto di una inchiesta di Report che il 30 marzo, alle 21.20, su Rai 3, andrà in onda con uno speciale dedicato al Covid-19.
“Medici e infermieri dell’ospedale siciliano spiegano all’inviato Rai, Paolo Mondani, che non ci sono le condizioni minime di sicurezza, né quelle per ricevere i malati. “Mancano dispositivi di protezione di ogni tipo”, dicono. Dalle testimonianze emerge che su 40 posti letto di terapia intensiva e sub intensiva ci sono 6 ventilatori disponibili. Gli anestesisti in campo sono 12.