Paragone: «L’Europa se ne frega di noi, il coronavirus è un treno che ci arriva in faccia» (video)

5 Mar 2020 10:55 - di Paolo Sturaro
Paragone

Un video di Gianluigi Paragone su fb. Parole di accuse durissime sulla gestione del coronavirus. È un “basta” gridato con forza e con rabbia. «Siccome a me la retorica buonista non piace, allora lo voglio dire chiaro e tondo. E lo voglio dire soprattutto a quelli che ci vengono sempre a raccontare la favoletta dell’Europa bella, che ha una visione importante, fondamentale, imprescindibile. Lo voglio dire a quelli di +Europa, a tutti quelli che “senza l’Europa dove saremmo o dove vogliamo andare”».

Paragone: «L’Europa non ha un’anima»

«Se l’Unione europea fosse minimamente un soggetto politico, il suo presidente avrebbe già dovuto prendere un aereo e venire in Italia. Venire a parlare con il presidente del Consiglio e con il Capo dello Stato», dice Paragone. «Questo avrebbe dovuto fare un soggetto che si propone di avere un’anima politica. Invece questa Europa è soltanto un soggetto di matrice finanziaria. Le interessano soltanto le norme finanziarie».

Finanza, banche e poteri forti

«Abbiamo sempre detto che esiste  solo l’Europa della finanza, delle banche e dei poteri forti. Ora abbiamo la prova provata del menefreghismo più totale dell’Europa nei confronti dei Paesi membri. E’ lo stesso menefreghismo che vediamo tutte le volte che affrontiamo il tema dell’immigrazione». Paragone va giù duro. «Stavolta lo vediamo su un tema delicatissimo come quello di un virus che è un virus “della” globalizzazione».

«La gravità della situazione è la somma di tanti stress»

«Non c’è un protocollo unitario, ognuno fa quello che vuole. La gravità della situazione è la somma di tanti stress. Ad esempio, lo stress del Sistema sanitario che loro, con le stupidissime regole dell’austerity, ci hanno costretto a rivedere nei tagli. Per non parlare della stupidità assoluta delle regole di bilancio che si dimostreranno essere una gabbia».

Paragone: «Le persone si stanno impaurendo»

E questa gabbia, sottolinea Paragone, «impedirà qualsiasi politica emergenziale verso un fenomeno che rischia di essere straordinario. Il coronavirus è un treno che ci arriva in faccia. Ma dico di più, c’è un tema anche di tenuta sociale perché le persone si stanno impaurendo.

«Fermare per tre settimane il Lombardo-Veneto è un casino per tutti. E il governo come pensa di affrontarlo? Il governo dovrebbe andare in Europa e pretendere di rivedere le regole, anche se in via eccezionale».

L’Unione europea dovrebbe vergognarsi: un presidente della Commissione che nemmeno viene in Italia è la prova del loro totale menefreghismo. Altro che sogno europeo del popoli. L’Unione europea si rivela per quel che è: un gigantesco imbroglio!

Pubblicato da Gianluigi Paragone su Mercoledì 4 marzo 2020

Commenti

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  • Laura Prosperini 5 Marzo 2020

    fa strano sentire certe cose (molto condivisibili) da Paragone…