Messina, “tutti a casa”: ladri aggirano i divieti per rubare nella città-deserto. Incastrati dai video

13 Mar 2020 9:02 - di Gianluca Corrente
Messina

Credevano di approfittare del “tutti a casa contro il coronavirus” per agire indisturbatamente a Messina. Ma gli è andata male. Due ladri prima hanno tentato un furto in un panificio. Poi ne hanno messo a segno uno in un negozio di calzature. I carabinieri hanno arrestato in flagranza i due messinesi già noti alle forze dell’ordine nella città dello Stretto.

Messina, i ladri in azione

Le manette sono scattate ai polsi di un 25enne e di un 43enne. Quest’ultimo, attualmente sottoposto ai domiciliari, dovrà rispondere anche di evasione. I ladri hanno iniziato tentando di forzare la saracinesca di un panificio, senza riuscire, però, a intrufolarsi nell’esercizio commerciale.

Il secondo colpo in un negozio di calzature

Dopo aver visto andare il fumo il primo colpo hanno preso di mira un negozio di calzature per bambini, sempre a Messina. Dopo aver danneggiato la porta d’ingresso, sono riusciti a intrufolarsi nei locali, portando via 60 euro in contanti e quattro paia di scarpe. Il tentativo di furto è stato segnalato al numero di emergenza 112 e sul posto sono intervenute le pattuglie del Nucleo radiomobile dei carabinieri e della Squadra mobile che hanno bloccato e arrestato il 43enne.

Il complice in fuga per le vie di Messina

Il complice ha preso la via della fuga. Le immagini dell’impianto di videosorveglianza hanno consentito di identificarlo. I militari l’hanno rintracciato poco dopo nella propria abitazione. Le perquisizioni domiciliari e personali hanno permesso di ritrovare parte della refurtiva e gli abiti indossati dai due ladri durante i colpi.

Inosservanza del divieto di circolazione

Entrambi, oltre che di furto aggravato in concorso dovranno rispondere anche di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Non hanno ottemperato al divieto di circolazione senza comprovato motivo previsto dal decreto in materia di contenimento dell’emergenza sanitaria per contrastare la diffusione del coronavirus. Inoltre il 43enne, già sottoposto ai domiciliari, anche di evasione. La Procura di Messina ha disposto per I due arrestati, il regime di arresti domiciliari.

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