Meloni: «L’Italia è in difficoltà, il Parlamento deve operare. Vogliamo lavorare» (video)

18 Mar 2020 17:38 - di Giovanna Taormina
Meloni

«A maggior ragione se c’è gente che sta lavorando per mandare avanti l’Italia, i primi dobbiamo essere noi parlamentari: il Parlamento deve operare, deve dare un segnale. Quando c’è un’Italia in difficoltà, i primi devono essere i rappresentati delle istituzioni». Lo ha detto Giorgia Meloni nel suo intervento in aula alla Camera per chiedere che l’Assemblea di Montecitorio prosegua i suoi lavori anche in questo periodo di emergenza. A presiedere la seduta è il vicepresidente Fabio Rampelli. Roberto Fico è assente.

Meloni: «Il Dl Cura Italia non è condiviso»

«Noi abbiamo collaborato, ma il testo del Consiglio dei ministri» del Dl Cura Italia «non è condiviso». «La collaborazione è stata: mandateci le vostre proposte. Noi ne abbiamo mandate un’infinità,  come se stessimo al governo noi. Il ministro Gualtieri e il Cdm sono testimoni, ma il testo non è quello che avremmo scritto noi», ha aggiunto la leader di FdI. «Che si approfitti di fare una proroga di due anni sul lavoro dell’Agenzia delle entrate contro le imprese, mentre la gente non sta lavorando, non mi sembra una priorità», ha detto ancora la Meloni che ha poi fatto un altro esempio. «Così, come dire che si danno 600 euro ai lavoratori autonomi, ma attenzione non quelli iscritti alle Casse».

Meloni: «Vogliamo discutere di ciò che si può fare meglio»

E infine: «Mi spiace non ci sia il presidente Fico e chiedo al vicepresidente di riportargli questa richiesta formale di FdI di far lavorare in maniera normale il Parlamento. Vogliamo discutere quello che si può fare meglio e le proposte che non sono state prese in considerazione dalla maggioranza. Vogliamo che il Parlamento sia nel pieno delle sue energie per dare una mano in un momento così complesso. È per questo che Fratelli d’Italia fa la richiesta formale di far lavorare il Parlamento. E il fatto che oggi FdI sia così presente anche in un giorno in cui non ci sono votazioni lo dimostra. Vogliamo lavorare, fateci lavorare».

La leader di FdI si è anche rivolta al governo affinché «chiarisca immediatamente che anche artigiani e commercianti hanno diritto al voucher baby sitter di 600 euro. Su questo aspetto, infatti, l’articolo 23 del decreto è tutt’altro che chiaro. Il Governo dica subito all’Inps di emanare una circolare interpretativa e fare chiarezza per evitare una inaccettabile discriminazione».

Commenti

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  • MarioSalvatore MANCADIVILLAHERMOSA 19 Marzo 2020

    Bravissima, On.le Meloni!
    Ce ne fossero di uomini e donne con gli attributi come Lei!

  • federico 19 Marzo 2020

    Finalmente! VOGLIAMO LAVORARE! Vogliamo produrre noi mascherine e respiratori! Tantissime industrie medie, piccole e piccolissime sarebbero in grado di produrli, servono garanzie da parte dello Stato e/o delle Regioni (ad es. anticipare i soldi), servono autorizzazioni in deroga alla burocrazia, certificazioni immediate. E i Parlamentari diano il buon esempio restandosene loro a casa, pontificano in continuazione via fb, si arrangino a far sedute in streaming come blateravano già nel 2013.

  • maurizio pinna 18 Marzo 2020

    Vi sono psicologi che affermano che quando provi una forte emozione per somatizzarla tendi a reagire con un’altra emozione forte, per cui allo stress del virus reagisci cantando, correndo (molto male) ecc. Non si dovrebbe reagire con i proclami, MAI. George Marshall era un generale Capo del Joint Military Staff, un Capo che aveva progettato le più grandi operazioni della II GM. Divenuto Segretario di Stato, nel 1947, elaborò un Piano che prevedeva lo stanziamento di 14 miliardi di dollari destinati a fare ripartire l’Europa. Ma ripartire da dove? Gli Italiani, ad eccezione di una limitata classe di “sempre e comunque ricchi” viveva come nell’800. Cinque anni di guerra avevano azzerato il Paese, molti coabitavano, la maggioranza non aveva termosifoni e andava con le stufe a legna quando si trovava, più del 50% lavorava in campagna, il vestito buono era uno solo, si mangiava quel che si poteva, niente elettrodomestici, sarebbero arrivati solo negli anni 60, la massa andava in bicicletta, qualcuno in moto, l’ auto la possedevano solo i vips. Era questa la situazione in cui operò il piano Marshall, si trattò di fare un primo passo fuori dal guado. Oggi è diverso, se il virus non cesserà presto ci vorranno almeno 100 piani Marshall e non so se si potranno reperire tutti quei denari. Per cui piano nel citare casi storici.