Lombardia, arrestato il rapinatore di una anziana. È un clandestino. De Corato: «Va subito espulso»

5 Mar 2020 16:03 - di Redazione
De Corato

Ancora un rapinatore immigrato clandestino. Ancora agenti in prima linea per la sicurezza. L’assessore regionale della Lombardia, Riccardo De Corato, ha ringraziato la Polizia per l’arresto del responsabile di una rapina ai danni di una donna anziana. L‘episodio è avvenuto lo scorso 15 gennaio in una casa al centro di Como.

De Corato: ancora un rapinatore extracomunitario irregolare

«Anche in questo caso – ha detto De Corato – si tratta di un extracomunitario irregolare. Che, come tanti altri senza permesso di soggiorno, compie atti illegali. In Lombardia, secondo l’Orim (Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità) e Polis, sono presenti 112.000 clandestini». È necessario – ha detto chiaramente l’assessore di Fratelli d’Italia – espellere e rimpatriare chi vive illegalmente nella nostra regione e nel nostro Paese. Proprio come disposto dal prefetto di Lecco per due stranieri pericolosi rimpatriati l’8 e il 30 gennaio. «Tutto ciò potrà essere possibile con l’imminente apertura a Milano, come confermato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del Cpr (Centro per i rimpatri) di via Corelli e le procedure saranno più semplici e veloci. A breve un nuovo sopgralluogo. Lo scorso settembre – conclude De Corato – ho visitato la struttura per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e tornerò a visitarla ancora nei prossimi gironi».

Prossima l’apertura del Cpr di via Corelli

Il centro per i rimpatri di via Corelli è stato a lungo al centro di polemiche per il no degli attivisti dei centri sociali e degli ultrà della sinistra. Mesi di campagne sulla stampa nel nome dell’accoglienza senza se e senza ma. «I Cpr sono lager dove giornalisti e avvocati non possono avere accesso», hanno detto durante un sit in a suon di lacrimogeni. «Pozzi neri dove i detenuti non sono lì per aver commesso qualche reato, ma solo perché non hanno, o hanno perso, un permesso di soggiorno che la legge attuale impedisce loro di acquisire. In via Corelli per uomini e donne innocenti si apriranno le porte di un luogo dove le persone vengono segregate e maltrattate».

Commenti

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  • giovanni vuolo 5 Marzo 2020

    Ma no, perché ? Bisogna comprendere, perdonare. Io espellerei la vecchietta, che ha avuto il cattivo gusto di non farsi ammazzare