“Io, malato e sequestrato sulla nave”: il disperato appello dell’ufficiale della Costa Victoria bloccato dal coronavirus (video)
«Siamo fermi in quarantena a Civitavecchia da cinque giorni. Stiamo sbarcando i passeggeri, ai quali se asintomatici si misura semplicemente la temperatura. Io sono bloccato qui, vorrei scendere e andarmene a casa perché vivo a un’ora dal porto. Sto male. Da 15 giorni sotto antibiotici e cortisone. Ho i sintomi del Covid-19 ma non mi fanno il tampone». A parlare all’Adnkronos è Massimo Castiello, ufficiale primo commissario della Costa Victoria, in attesa di poter sbarcare per tornare dalla moglie e dai suoi due bambini di 6 e 9 anni.
Disperato appello dell’ufficiale della Costa Victoria: io, sequestrato a bordo
Bloccato dal coronavirus: non siamo untori. Fateci scendere
Un problema comune a diverse imbarcazioni in questo momento. Tanto che Castiello sottolinea: «Il problema lo abbiamo anche e soprattutto con i colleghi che sono sulle altre navi. La Diadema, per esempio, è stata giorni qui fuori (arrivata a Civitavecchia, ndr) per cercare di entrare. Poi è stata rimandata a Marsiglia». E come pubblicato dal nostro giornale poco fa, finalmente, grazie all’intervento risolutivo del sindaco di Piombino Ferrari (Fdi), potrà sbarcare nel porto toscano. Del resto, come rileva accorato anche l’ufficiale della Costa Victoria nel suo disperato appello video, «noi siamo italiani. La Costa Crociere è bandiera italiana. Abbiamo il diritto di tornare a casa. Hanno chiuso tutti i porti? Questi ragazzi sono in mezzo al mare, non fanno entrare lavoratori, persone in emergenza sanitaria, non hanno più passeggeri, sulla Diadema ci sono 70/90 confinati positivi. Non siamo untori, ci controllino».
Sotto, il video postato su Youtube