“Abbiamo paura”: parla l’equipaggio di una nave da crociera salpata al tramonto. Mancano medici e mascherine

15 Mar 2020 20:14 - di Redazione

La nave da crociera Costa ha preso il largo al tramonto. Ed è paura a bordo. Nonostante la situazione drammatica scatenatasi dal dilagare del coronavirus, l’imbarcazione ha salpato. E la preoccupazione a bordo è tanta. La paura del contagio si respira anche nei saloni e a bordo piscina tra passeggeri e, soprattutto, tra l’equipaggio della Costa imbarcatosi da un porto dell’Oceano Indiano.

Paura coronavirus a bordo di una nave da crociera

L’ansia di chi sta lavorando sulla nave, che nonostante quello che sta succedendo, ha continuato a far salire a bordo passeggeri provenienti da diversi Paesi europei, è palpabile. E come riferisce Il Giornale in queste ore, gli addetti ai lavori sono più che preoccupati. E sono tanti. «800 in tutto. Chiusi come sardine e con la paura di ammalarsi. Si tratta di turisti imbarcati il 13 marzo, il giorno prima della sospensione dei viaggi di Costa Crociere prevista per il 14». Niente disdette. rinvii. rimborsi o ticket da tirar fuori in un altro momento. I viaggiatori, riferisce sempre il quotidiano diretto da Sallusti, sono «arrivati alle Mauritius dall’Europa. Prima delle restrizioni operate dal Paese a causa dell’emergenza coronavirus e, secondo quanto riportato da Costa Crociere, rischiavano di rimanere bloccati a Port Louis senza la possibilità di tornare a casa. Sono quindi saliti sulla nave e scenderanno il 10 aprile a Venezia, quella che sarebbe dovuta essere la tappa finale del loro viaggio. Arriva, però, al nostro giornale una missiva che racconta la vita dell’equipaggio sul questo colosso del mare. È tutt’altro che rassicurante».

L’ansia sulla nave è palpabile

Il clima, a bordo, è tutto fuorché quello di una rilassante vacanza lontano da affanni e preoccupazioni. Anche perché la nave ha già incassato due divieti di approdo fin qui: sia dal Madagascar che dalle Seychelles. Tanto che, come riferisce Il giornale in un ampio ed esaustivo servizio, passeggeri e personale «raccontano di trovarsi a bordo della nave da crociera Costa Mediterranea partita il 3 ottobre 2019 dal porto di Genova. La stessa, si è diretta nell’Oceano Indiano facendo come itinerario Seychelles, Mauritius, Madagascar. L’arrivo in Italia, come detto, è previsto a Venezia in data 10 aprile. L’itinerario è stato questo fino alla scorsa crociera. Ma a seguito della diffusione dell’epidemia i piani sono cambiati». E tra rifiuti di sbarco, deviazioni e inversioni di rotta, «dopo 6 giorni di navigazione sono arrivati alle Mauritius e ieri hanno iniziato il “crossing” di ritorno verso l’Italia». saltando le tappe inizialmente previste per Israele, Salala, Giordania, Grecia…

Porti negati e cambi di rotta

Nulla di fatto. ora la navigazione li riporterà direttamente in Italia, intervallando il percorso di rientro solo con scali tecnici. E, naturalmente, con le proteste dell’equipaggio che, inevitabilmente, scandiscono il viaggio. Specie le lamentele relative alla decisione della compagnia di lasciar salire a bordo i passeggeri. Anche perché, come spiega il quotidiano milanese, la maggior parte degli sopiti della nave teme che, in caso di contagi a bordo, la situazione rischierebbe di diventare incontrollabile. Soprattutto perché, in uno spazio per quanto grande, comunque circoscritto, sarebbe davvero difficile contenere la diffusione del virus. E poi perché, secondo quanto denunciato da alcuni lavoratori a bordo, in diversi casi non sarebbero state distribuiti a tutti mascherine e guanti, per via della dotazione limitata. Oltretutto, la nave viaggerebbe con un solo medico a disposizione di tutti. Tre infermieri e un solo respiratore. Costa Crociere, da parte sua, interviene e prova ad ridimensionare apprensione e proteste. La compagnia, infatti, registra Il Giornale, «spiega che i passeggeri sono stati fatti imbarcare seguendo i protocolli di sicurezza previsti a causa dell’emergenza. “Ognuno di loro è stato controllato con la termocamera per verificare la temperatura corporea e tutti sono stati visitati dal medico”».

Le rassicurazioni della compagnia

Non solo. la situazione sarebbe aggravata anche dal fatto che, secondo quanto denunciato da alcuni membri dell’equipaggio, «Attualmente non sappiamo quale sarà il nuovo itinerario… E da ieri continuiamo a imbarcare gente proveniente da zone ad alto rischio contagio come Spagna, Francia, Germania, Austria e Australia». Un comunicato del presidente Neil Palomba replica e, come riferisce Il Giornale, «le navi da crociera attualmente in corso, dovranno terminare in modo da far sbarcare in sicurezza i passeggeri. Mentre, tutte le altre navi dovranno rientrare senza ospiti. È anche specificato che Costa Mediterranea riprenderà le crociere dal 10 aprile». Per allora l’emergenza coronavirus a che punto sarà?

 

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