Coronavirus, i Frati di Assisi benedicono la telepreghiera: «Sacrosanta sorella rete»
I Frati di Assisi benedicono la telepreghiera nell’emergenza coronavirus. E registrano un boom di preghiere anticontagio sulla tomba di S. Francesco. «Basiliche e parrocchie – scrive padre Enzo Fortunato – grandi santuari e piccole cappelle si ritrovano ad affrontare un nuovo ruolo, una nuova emergenza imprevista per lo Stato come per noi “uomini di chiesa” o meglio “uomini di Dio”. Una nuova fragilità ci interpella, essere presenti a distanza di sicurezza. Si può anche telepregare? È questa la domanda. Una domanda secondaria, ma provo a rispondervi perché alla prima, come pregare, ha già risposto Gesù nel Vangelo, non c’è bisogno di andare al tempio “tu invece quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Ecco allora che alla domanda rispondo, sì si può anche “telepregare”».
Coronavirus, la webcam sulla tomba di San Francesco
Padre Fortunato spiega che in questi giorni si registra un autentico boom di preghiera sulla tomba del Poverello: «Ognuno di noi è solo con Dio, lo siamo in ogni momento. Alla preghiera corale si può supplire anche con momenti di raccoglimento individuali, un esempio è la webcam sulla tomba di San Francesco, che sta raccogliendo migliaia e migliaia di preghiere, dalle zone rosse, a quelle dove regna la paura e l’angoscia per una situazione inaspettata e drammatica. Non ripetiamo l’errore del cardinal Borromeo nei Promessi Sposi, che per scongiurare la peste organizzò una processione che si rivelò fatale per il contagio. La preghiera che ci sta raggiungendo attraverso sorella rete manifesta una Italia solidale, unita e pronta a leggere un senso e un significato profondo, non quello del castigo di Dio, ma quello di fare emergere nuove possibilità».
Coronavirus, le preghiere che arrivano dal web
Registra padre Fortunato che tra le tante preghiere che arrivano c’è chi come Bianca la rivolge a Gesù: «Uniamoci in preghiera in questo momento molto delicato per l’umanità, Gesù ascolta la nostra preghiera o Filomena che ci scrive: «Preghiamo per tutto il mondo. Questo Virus ci sta allarmando». O Clara che su Facebook scrive: «È un periodo brutto per tutti, specialmente per gli ammalati. Che il Signore Gesù e San Francesco ci aiutano. Siamo in Quaresima e non possiamo andare in chiesa». E poi c’è la speranza come quella presente nelle parole di Graziella: «Una preghiera a San Francesco perché si possa fermare questa epidemia».
Anche io non penso a una “punizione” di Dio, ma non escludo una sua Paterna correzione. E’ una considerazione non esclusiva al tempo presente. Rifletto come oggi si avverte la necessità di tante sollecitazioni alla preghiera. Perchè con tanto fervore solo oggi? Forse che in altri momenti se ne possa fare a meno?. Per quanto mi riguarda medito: siamo sicuri in questo nostro tempo carico di iniquità (ciascuno se le elenchi interiormente) contro la dignità dell’uomo in ogni fase della sua esistenza, di meritare da Dio la pace, la prosperità e la sua paterna e misericordiosa benedizione?. Nessuno si illuda della sua assenza o della sua indifferenza davanti alle offese contro le sue creature avversando le sue Leggi.