Coronavirus, ecco perché colpisce le persone in modo letale: muco appiccicoso nei polmoni

13 Mar 2020 10:35 - di Mia Fenice
coronavirus

Ricoveri, quarantene, terapie intensive. L’emergenza coronavirus è un incubo, i medici e gli infermieri stanno affrontando momenti terribili. E nel contempo studiano, cercano di capire come il Covid-19 colpisca le persone diffondendosi nel loro corpo. A renderlo noto è Skynews. Le prime indicazioni arrivano dalle immagini ai “raggi x” dei pazienti. Il risultato: un muco appicicoso impedisce di respirare perché non c’è spazio per l’aria. Le immagini prodotte dalle scansioni su una donna di 41 anni mostrano il muco che riempie ampi spazi dei suoi polmoni.

Coronavirus, quando si è più contagiosi

Ma non solo.  Secondo un recente studio, le persone che hanno contratto il coronavirus sono più contagiose subito dopo essere state infettate e potenzialmente prima ancora di mostrare sintomi e quindi autoisolarsi. Una ricerca degli scienziati del “Bundeswehr Institute of Microbiology” (Germania) – si legge sul Giornale – ha scoperto che le trasmissioni sono probabilmente guidate dall’elevato tasso di diffusione virale del coronavirus.

I livelli più alti

Questo si riferisce al processo durante il quale il virus si replica e si diffonde in altre parti del corpo del paziente o nell’ambiente in cui è possibile continuare a proliferare. I livelli più alti di virus sono stati riscontrati nella gola dei pazienti nelle prime fasi dell’infezione, quando ancora non hanno manifestato i sintomi. In questo stadio, le persone sono in grado di spostarsi e infettare gli altri, diffondendo così il virus.

Come capire se si tratta di coronavirus

Ma come si riconosce il coronavirus? Termometro, tampone faringeo e test per estrarre il materiale genetico. Il termometro è la prima linea, dal momento che la febbre è il sintomo più comune dell’infezione. Può essere anche lieve e non accompagnata dai sintomi tipici delle malattie respiratorie, come raffreddore e tosse.

Il tampone

Il tampone faringeo è la seconda tappa nell’eventuale diagnosi del coronavirus. Consiste nel prelevare campioni di fluido dalla mucosa della faringe con l’aiuto di un bastoncino alla cui estremità di trova un tampone in cotone. L’obiettivo è verificare se sono presenti particelle del virus. Il muco prelevato per mezzo del tampone viene quindi analizzato per estrarre il materiale genetico del coronavirus.

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