Bergamo, paziente positivo al coronavirus fugge dall’ospedale. Caccia all’uomo. Cittadini nel panico
Caccia all’uomo in Val Brembana. È un paziente positivo al coronavirus, e come facilmente intuibile, la paura è tanta. Per lui e per i rischi da contagio che rischia di diffondere. L’uomo, un 62enne, ha lasciato l’ospedale di San Giovanni Bianco di Bergamo, dove era ricoverato, nella notte tra giovedì e venerdì. Qualche istante prima l’uomo aveva appreso della morte del padre, anche lui infettato dal Covid 19. E chissà, il dolore. La disperazione. Lo sconforto, lo hanno indotta alla fuga. Da ore, ormai. Da quando l’operatore sanitario entrando nella stanza del nosocomio che ospitava l’uomo, ha trovato il letto vuoto e ha dato l’allarme, carabinieri, vigili del fuoco, soccorso alpino e polizia lo cercano dappertutto, ovunque nella Bergamasca. Ma del fuggitivo contagiato, nessuna traccia.
Bergamo, paziente positivo al coronavirus fugge dall’ospedale
E al momento, sembra che a nulla serva lo spiegamento di forze dell’ordine. Gli appelli dei familiari. La richiesta d’aiuto postata dalla figlia sulla sua pagina Facebook. Un post in cui, rilancia anche il sito de Il Giornale in queste ore, la donna lancia l’allarme, denunciando la scomparsa e fornendo una sorta di identikit del genitore, utile ad individuarlo: «Bruno è scomparso questa mattina alle ore 4.00 dall’ospedale di San Giovanni Bianco. Indossa un paio di jeans grigi, una t-shirt nera e una felpa blu. È in forte stato confusionale a causa della morte improvvisa del padre. Chiunque l’avesse visto o avesse sue notizie è pregato di informare le forze dell’ordine competenti. Un grazie di cuore da parte di tutti noi a chi si sta prodigando nelle ricerche del nostro amato papà». Un uomo malato e, molto probabilmente, in stato confusionale dopo aver saputo della morte di suo padre, avvenuta poche ore prima.
È in tutta la zona. E cresce la paura tra gli abitanti
Ora però, l’intera popolazione di Bergamo è in preda al panico. Come se non bastasse già l’incubo che l’intera aerea sta vivendo ormai da giorni. Dove, quasi senza tregua, la curva dei contagi e dei decessi continua ad aumentare iperbolicamente. Così aumentano all’ennesima potenza post e messaggi di vicinanza indirizzati ai figli e alla moglie dell’uomo scomparso nel nulla. Così come anche gli appelli rivoltoi direttamente al 62enne affinché ritorni in ospedale per la sicurezza sua e degli altri. Tutte testimonianza di un affetto e di una capacità di comprensione che reggono anche all’onda d’urto scatenata dalla paura…