«Ti sfregio la faccia e t’ammazzo»: magrebino minaccia la moglie e gli operatori del centro che la ospita

13 Feb 2020 16:23 - di Redazione
magrebino violento arrestato foto Ansa

Perseguitava moglie e figli sistematicamente. Tanto che le vittime del marito e padre violento avevano dovuto riparare in una struttura protetta. Una casa famiglia per vittime di violenza. Purtroppo, però, anche quella misura ha rischiato di non bastare: e due sere fa l’uomo, un magrebino 46enne, in evidente stato di ebbrezza, ha dato in escandescenze alla porta della struttura d’accoglienza dove si trovavano moglie e figli.

Cagliari, magrebino violento tenta di fare irruzione nella casa famiglia

Il magrebino, furioso, non ha voluto sentire ragioni. Sordo a qualunque richiamo alla calma, e deciso a seminare il panico pur di incontrare i familiari ospiti del centro, l’extracomunitario si è reso sempre più aggressivo. E minaccioso nei confronti degli operatori della struttura che, temendo il peggio, hanno lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Nel frattempo, il magrebino ubriaco e molesto, ha continuato a insistere per parlare con la moglie, determinato a incontrarla. Al punto tale che le responsabili del centro, costrette a incassare urla e insulti dell’uomo, si sono anche ritrovate ad arginare la furia dello straniero. Il quale, all’apice del delirio, ha addirittura tentato di fare irruzione a forza nella struttura.

Insulti e minacce contro moglie, figli e operatori del centro

Non contento, peraltro, dalla soglia dell’ingresso il magrebino in preda a una furia incontenibile, ha preso a gridare contro la moglie e a minacciare lei e i figli minorenni. Ed è a questo punto che gli agenti della questura di Cagliari, sollecitati a intervenire urgentemente, si sono affrettati a recarsi sul posto. E una volta arrivati, hanno trovato l’extracomunitario intento a gridare dalla strada frasi inquietanti tipo «Ti ammazzo, ti sfregio la faccia», come riferito da L’Unione sarda e ripreso da Il Giornale. Bloccato e neutralizzato dai poliziotti, l’uomo è stato condotto in centrale dove sono state formalizzate a suo carico le accuse di maltrattamenti in famiglia e stalking. Imputazioni che lo hanno condotto in carcere, dove si trova in una cella di sicurezza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

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