Rita Dalla Chiesa contro le Sardine: «Loro ballavano in piazza, Salvini omaggiava mio padre»

4 Feb 2020 16:37 - di Marta Lima

«L’unico politico che sia andato a salutare il commissariato di Polizia e la lapide di mio padre. Mentre le sardine ballavano e bevevano birra in piazza». Lo scrive sul suo profilo Twitter Rita Dalla Chiesa con riferimento alla visita di ieri di Matteo Salvini a Palermo. Una dichiarazione che segue la “turbolenta”giornata palermitana del leader della Ldega, contestato dalle Sardine, che gli avevano impedito di recarsi nel quartiere Ballarò. Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto, ucciso il 3 settembre del 1982 nel capoluogo siciliano, di cui era diventato prefetto per combattere la mafia di Cosa Nostra, ha voluto così ricordare il gesto di Salvini. E contrapporlo a quelle chiassose e antidemocratiche proteste del movimento coordinato da Mattia Santori. Recentemente protagonista di gaffe e di imbarazzanti endorsment….

Ieri Salvini a Palermo aveva  incontrato i militanti leghisti ma era stato preso di mira da contestatori e dalle sardine, che avevano costretto l’entourage dell’ex ministro dell’Interno ad annullare la visita al mercato di Ballarò. Ma non la visita al commissariato di polizia e alla lapide del generale Dalla Chiesa.

Poi, in serata, c’era stato il bagno di folla al teatro “Al Massimo”, gremito in ogni ordine di posto. E anche lì, in strada, aveva trovato le Sardine e gli antagonisti, uniti nello slogan: “Palermo non si lega”. Quattro gatti, comuque, più che quattro sardine.

Commenti

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  • Salvatore Portuiso 5 Febbraio 2020

    Salvatore Portuso Gentile signora Rita Dalla Chiesa, capisco il suo rammarico ma non lo condivido. Penso che certi gesti, compiuti nello svolgimento di una campagna elettorale, puzzino terribilmente di becera strumentalizzazione. E mi dispiace che Lei non abbia colto questa…sfumatura. Certamente saprà che l’ Italia oltre ad essere un paese di santi, poeti e navigatori, è soprattutto il regno dei maestri in “sceneggiata”, tutti eredi del grande Mario Merola ! Il personaggio politico, che non nomino per decenza, verso il quale Lei sente gratitudine per il nobile gesto, tante altre volte si è recato a Palermo ma, stranamente non ha avuto l’ attenzione, amplificata ora a dovere, verso l’ eroico Generale Dalla Chiesa. Con stima