Meloni: «No alla violenza sui camici bianchi. Vogliamo più telecamere negli ospedali» (video)

19 Feb 2020 12:07 - di Marta Lima

«Siamo molto preoccupati dalle aggressioni ai medici e agli operatori del Servizio sanitario. E’ un vero e proprio dilagare di episodi di violenza, che incide pesantemente sulla qualità del nostro sistema sanitario. Da tempo Fdi lavora sia a livello nazionale per equiparare i medici ai pubblici ufficiali, sia a livello regionale per incrementare l’installazione delle telecamere e di altri sistemi di sicurezzaanchi che possano salvaguardare medici e operatori e, di conseguenza, migliorare le prestazioni e la professione di chi dedica la propria vita a salvare quella degli altri”. Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, a margine della conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Nassirya al Senato, sul tema “No alla violenza sui camici bianchi. Misure a supporto dal Parlamento alle regioni”.

«Non è da oggi – ha sottolineato Meloni – che Fdi si occupa di questa materia. Abbiamo visto negli ultimi anni un’escalation di violenza nei confronti degli operatori della sanità e ne abbiamo parlato solo quando questi episodi sono sfociati nelle tragedia. Il caso della dottoressa Strano, violentata per ore da un suo paziente; quello della dottoressa Labriola, una psichiatra uccisa da un suo paziente, stessa fine che è toccata al dr. Palumbo, assassinato con 17 coltellate da un suo paziente. Veri e propri martiri della professione medica».

La guerra quotidiana degli operatori in trincea

«C’è poi il dramma quotidiano degli operatori. L’Inail stima tra i 1200 e i 1800 i casi di aggressione avvenuti nel 2018. Secondo l’associazione delle Aziende ospedaliere sono molti di più: 3000 l’anno. E’ possibile poi che esista una zona d’ombra di aggressioni che non vengono nemmeno denunciate, per sfiducia che gli autori vengano identificati e puniti. Occuparsi della qualità del lavoro di medici e operatori, significa occuparsi meglio dei pazienti. Quando un
medico lavora con la paura, lavora peggio».

«Se migliora la qualità del lavoro dei sanitari, migliora la qualità stessa della sanità, migliora l’assistenza verso i pazienti. Fdi è stato il primo partito a presentare una pdl che sancisca la procedibilità d’ufficio in caso di violenza, attribuendo lo status di pubblico ufficiale a medici e operatori che ora è in discussione alla Camera. Il nostro non è un tentativo estemporaneo ma è il tentativo di disegnare una società nella quale ci sia più rispetto per chi lavora e per chi si sacrifica per gli altri», ha concluso Meloni.

I dati sulle aggressioni ai camici bianchi

Sono 1200 l’anno le aggressioni denunciate. Ben il 50% degli operatori sanitari ha subito, nell’ultimo anno, aggressioni verbali mentre il 4% è stato vittima di violenza fisica, secondo i dati preliminari – in attesa di dati definitivi 2029 – di un’analisi della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) tramite questionario online su 5000 professionisti sanitari (73% medici). Dall’indagine è emerso che oltre il 56% di chi ha subito violenza è convinto che l’aggressione poteva essere prevista, anche se il 78% degli intervistati non sa se esistano o meno procedure aziendali per prevenire o gestire gli atti di violenza. Oltre il 38% degli operatori sanitari si sente poco o per nulla al sicuro e più del 46% è abbastanza o molto preoccupato di subire aggressioni.

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