Meloni: «Mentre un governo marxista massacra le imprese, la Francia si compra mezza Italia…» (Video)

20 Feb 2020 19:15 - di Lara Rastellino
Giorgia Meloni foto Ansa

Un lunghissimo applauso segna la fine dell’intervento di Giorgia Meloni agli Stati Generali della professione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in corso a Roma. Dove la leader di FdI è intervenuta, come lei stessa ha sottolineato sul suo profilo Facebook, «per parlare ai tanti professionisti che vivono ogni giorno l’oppressione da parte di un governo nemico delle imprese e di che crea ricchezza e lavoro in Italia. Anche per loro faremo di tutto – ha rilanciato a più riprese nel corso del suo intervento la Meloni – per ridare la parola agli italiani. E per dare all’Italia un governo di Patrioti che sappia difendere i lavoratori e le imprese italiane».

L’intervento della Meloni agli Stati Generali dei commercialisti

Dunque, la leader di Fratelli d’Italia, che ha parlato per circa 10 minuti, è stata più volte applaudita. In particolare quando ha parlato di lotta all’evasione e di burocrazia: problemi che «massacrano le imprese italiane». Poi ha aggiunto: «Per chi governa c’è solo un punto di vista tardo marxista. Ci sono solo grandi imprese e lavoratori dipendenti, il resto non esiste». E qui la platea si è scaldata particolarmente, confermando con applausi a scena aperta che hanno interrotto a più riprese, specie in quel punto, quanto detto nel suo intervento da Giorgia Meloni sul palco degli “Stati generali della professione” dei commercialisti.

«Noi chiediamo taglio delle tasse e choc fiscale»

«Noi chiediamo una politica economica completamente diversa: taglio delle tasse, choc fiscale. Insomma, tutto l’opposto di quello che sta facendo questo governo, Motivo in più per chiedere le elezioni», ha insistito quindi a stretto giro la Meloni. Che poi, puntando l’indice contro le mancanze e gli errori dell’esecutivo, ha anche rimarcato: «Lo Stato non fa lotta all’evasione del sommerso, ma caccia al gettito superiore di chi già è emerso… Sui giganti del web non si fa nulla». Non solo: «Con le imprese fa di tutto per farti chiudere. E poi ti arriva il reddito di cittadinanza». Lacune, paradossi, assurdità che, a detta di Giorgia Meloni, arrivano al punto che «gli imprenditori devono fare il lavoro che spetta alla Agenzie delle entrate», aggiunge la leader di FdI, interrotta dagli applausi dei commercialisti. Insomma, «non c’è difesa dell’interesse nazionale. E mentre massacriamo gli imprenditori italiani – conclude il suo affondo la Meloni –  i francesi si stanno comprando mezzo Paese. Fanno sistema»…

Carla Ruocco (M5S) accolta dai borbottii della platea…

Ingrato compito, quello dell’ospite che viene dopo l’intervento della Meloni, accompagnato dagli applausi scroscianti della platea. Attestazione di stima e di plauso a cui hanno fatto da amaro contraltare i borbottii che hanno accompagnato l’esordio sul palco di Carla Ruocco, del M5S. La pentastellata, infatti, è stata accolta polemicamente appena presa la parola. Tanto che il moderatore dell’evento, il giornalista Francesco Giorgino, ha dovuto invitare tutti a lasciar parlare l’ospite: «Questo non è un incontro politico», ha dovuto dire mediando…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • maurizio pinna 21 Febbraio 2020

    Al suo insediamento, pronunciando la solita arringa melensa e volpina, aveva promesso un nuovo umanesimo. Non vi è nulla di tutto ciò in questa Italia del ‘400, dove conti e baroni si contendono il potere, dove chi si oppone , come allora è consegnato all’ inquisizione per essere processato, dove i confini della Patria sono stati cancellati, dove il popolo soffre dimenticato e vessato, dove i mercanti sono maltrattati e svillaneggiati da burocrati ignoranti e prepotenti, dove si insegna che chi intraprende è un malfattore e chi lavora un fesso, dove le masnade e le compagnie di ventura fanno carne di porco del Paese, dove non esiste neppure la pietas di una chiesa apostata e farisaica ridotta al ruolo di mestierante della politica e su tutto lo spettro di una pandemia messa in burletta dal pensiero unico per cui la quarantena è fascismo. Il poeta Virgilio direbbe “sunt lacrimae rerum”.