Meloni a tutto campo dalle regionali al coronavirus. E a Bossi replica: nazionalisti? Li chiamo patrioti (Video)

3 Feb 2020 11:34 - di Ginevra Sorrentino
Schermata 2020-02-03 alle 10.39.03 Giorgia Meloni a Sky Tg24 frame da video dalla pagina Facebook della Meloni

Dalle elezioni in Emilia Romagna al coronavirus. Passando per le ultime esternazioni anti-Salvini di Bossi: Giorgia Meloni, ospite di Sky Tg24 perlustra e commenta il panorama socio-politico più attuale che mai. E il comune denominatore è l’attività del governo e i punti chiave nell’agenda parlamentare di Conte e Zingaretti.

Giorgia Meloni a tutto campo ospite di SkyTg24

Un’agenda sulla carta fitta eppure lacunosa e carente dal punto di vista dell’efficinetismo e della comunicazione sulla pandemia partita dalla Cina. Demagogica per quanto concerne l’analisi dei risultati elettorali regionali in Emilia Romagna. Dispersiva e inconcludente per quanto concerne l’assetto dell’esecutivo, la cui stabilità è continuamente minata dal caos scatenatosi all’interno del Movimento 5 stelle. Vediamo allora, riassunto in punti esemplificativi, gli argomenti trattai nell’intervista tv dalla leader di Fratelli d’Italia.

Emilia Romagna: «Ma che debàcle: ha vinto il gioco di squadra»…

«Io sono abituata a fare gioco di squadra e per me la compattezza di una squadra si vede quando si perde. In Emilia Romagna non abbiamo vinto anche se la conferma della sinistra, in quella che è storicamente la sua roccaforte e cassaforte, presentandola come se fosse una debàcle del centrodestra, mi sembra una lettura un po’ forzata. Comunque voglio ricordare che, nell’ultimo anno e mezzo, il centrodestra ha vinto in otto regioni e la sinistra in una sola».

Sui prossimi appuntamenti con le urne: «I patti si mantengono»

«Il piano degli accordi per le candidature nel centrodestra nelle sei regioni dove quest’anno si andrà a votare non credo che verrà rimesso in discussione. Perché i patti si mantengono», conferma apertamente Giorgia Meloni nello studio di Sky Tg24 che la ospita. Quindi a riguardo aggiunge anche: «Io ho sempre mantenuto la parola data. Mi aspetto che gli altri facciano altrettanto. Non credo che ci saranno problemi, rispetto al fatto che noi abbiamo detto che ci sarebbero stati due candidati presidenti di FdI: uno nelle Marche e un altro in Puglia. Vorrei ricordare che la Lega governa, in termini numerici, una cosa come 19 milioni di cittadini. FI, con i suoi presidenti di regione, ne governa 7 milioni e mezzo. FdI che è diventato il secondo partito del centrodestra, si ferma a un 1,3 milioni di cittadini, ovvero solo in Abruzzo. Mi pare ci sia una sotto-rappresentazione di Fratelli d’Italia»…

La stoccata in replica alle dichiarazioni di Bossi

«Non mi voglio infilare nelle vicende della Lega ma guardando bene, i dati ci dicono che il Carroccio è il primo partito italiano e che FdI, alle regionali in Emilia Romagna, è il partito che è cresciuto più di tutti. Ovvero il partito che Bossi definisce di “nazionalisti”, e che io invece preferisco chiamare “patrioti”. Questo il commento con cui la presidente di FdI, ospite a SkyTg 24, replica all’intervista rilasciata alla Repubblica, nella quale Umberto Bossi invita la Lega a riannodare il filo smarrito, a suo avviso, con le regioni del nord. E a non insistere sul nazionalismo che, a sua detta, porterebbe alla sconfitta. Del resto, conclude perentoria la Meloni, anche i dati delle urne regionali dicono il contrario di quanto asserisce il senatùr…

Coronavirus: «Intollerabile mancanza di informazioni da Pechino

«È intollerabile l’assenza di informazioni sul coronavirus, da parte del governo cinese e da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. Organi che dovrebbero dare al mondo intero informazioni certe. La prima regola avrebbe dovuto essere che il governo italiano si fosse speso per chiedere in maniera chiara e definitiva ai responsabili di questa vicenda. Notizie certe da divulgare ai cittadini».

Coronavirus, «la politica dia segnali di compattezza»

Quindi, sempre in tema di coronavirus, allarme e informazioni, per Giorgia Meloni la riunione convocata questo pomeriggio alle 18,30 dal ministro della Salute Roberto Speranza a Palazzo Chigi con i capigruppi di tutti i partiti «è una buona idea. Avevo già sentito Speranza la settimana scorsa. In questi casi credo che la politica debba capire di cosa si stia parlando e dare dei segnali di compattezza. Per poter affrontare i problemi e dare una mano». Perché trasparenza  e partecipazione devono essere le coordinate di rifermento a cui far fronte nell’allarme, nell’insicurezza e nel caos della disinformazione che stanno accompagnando il divulgarsi dell’epidemia partita da Wuhan.

Prescrizione, «spero che Renzi vada in fondo»

Sulla prescrizione «spero che Renzi vada fino in fondo. Non ho alcuna simpatia per il fenomeno Renzi. Però penso che questa norma così fatta, in assenza di qualunque provvedimento sui tempi dei processi. E che annulla i tempi della prescrizione addirittura quando nel primo grado di giudizio c’è una dichiarazioni di innocenza, devasta lo stato di diritto».

Sotto il video dell’intervista a SkyTg24 di Giorgia Meloni postato sulla pagina Facebook della leader di FdI.

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