Coronavirus, gli oncologi: «Non fatevi prendere dal panico». E “dettano” le regole da seguire
Non fatevi prendere dal panico. Gli oncologi entrano in campo con le linee-guida. L’obiettivo è di dare un po’ di ottimismo a un’Italia che è frastornata, impaurita, sfiduciata. Non abbattetevi, dicono in sostanza gli specialisti. «In questi giorni abbiamo assistito a momenti di grande e a volte ingiustificato panico nella popolazione». Panico causato dall’improvviso diffondersi, in alcune aree geografiche italiane, «di casi di contagio da coronavirus». Con le cifre che hanno spaventato.
Gli oncologi: no ad atteggiamenti disfattistici
A parlare è Livio Blasi, presidente Cipomo (Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri). Sottolinea che «atteggiamenti disfattistici e allarmismi sconsiderati non trovano giustificazione». E ricorda cinque consigli utili a specialisti e malati.
Avere fiducia nei percorsi terapeutici
Gli oncologi raccomandano ai pazienti di «mantenere una visione positiva sull’esito dei percorsi terapeutici». Parimenti, «sull’ottimismo che deve caratterizzare la loro quotidianità», Richiamano «l’attenzione alle buone pratiche igieniche quotidiane». Non bisogna affidarsi al web, questo è scontato. Occorre consultare esclusivamente i siti istituzionali. È così che ci si tiene aggiornati. L’importante è non finire «nella trappola delle fake news».
Le regole per medici e pazienti
«Vanno rispettate le linee guida emanate dal ministero della Salute». Perciò, il Cipomo detta «alcune norme utili a colleghi e pazienti. A queste regole bisogna fare riferimento in questa fase»:
1) Lavarsi le mani frequentemente e insegnare come farlo.
2) Utilizzare mascherine e camici protettivi nel somministrare farmaci citotossici e nel contatto con persone sintomatiche.
3) Se compare la febbre con sintomi respiratori, raccomandare al paziente di darne immediata notizia alla struttura oncologica di riferimento, oltre che ai medici di medicina generale o alle strutture territoriali;
4) Suggerire ai pazienti di evitare il ricorso ai presidi di Pronto soccorso se non diversamente indicato dai medici;
5) Raccomandare ai pazienti di condurre una normale vita di relazione evitando il contatto con persone sintomatiche per qualunque tipo di virosi, influenzale o non.