Confintesa, pluralismo sindacale sotto attacco: Prodi punta al sindacato unico, modello Unione Societica

3 Feb 2020 16:08 - di Redazione
sindacati a Fiumicino foto Ansa

Francesco Prudenzano, segretario generale di Confintesa, lancia l’allarme: il pluralismo sindacale è sotto attacco. Una convinzione, quella di Prudenzano, argomentata e convalidata aggiungendo che, sempre a detta del numero uno di Confintesa, «siamo in presenza di un disegno che cova da tempo nel cassetto del Professor Romano Prodi. Ovvero, quello che punta ad andare verso un sindacato unico. Su modello di quanto avveniva in Unione Sovietica. E proprio come avviene nei regimi totalitari». Una mira sostenuta da Prodi anche due giorni fa quando, rilanciando la sua proposta, ha dichiarato: «Se il Paese avesse un solo sindacato sarebbe meglio.

Confintesa, da Prodi attacco al pluralismo sindacale?

«Al Professor Prodi piacerebbe un sindacato unico, magari diretto dai suoi amici della triplice ignorando che oggi i lavoratori sindacalizzati rappresentano il 37%. E che per la metà sono associati in sindacati diversi da Cgil, Cisl e Uil. Ricordiamo al Professore ex Presidente del Consiglio ed ex Presidente della Commissione Europea – continua Prudenzano – che in Italia vige una Costituzione che, all’articolo 39, sancisce che l’organizzazione sindacale è libera. E quindi i lavoratori sono liberi di associarsi con chi vogliono».

Il vibrante appello di Prudenzano al Professore…

«Prodi pensa che con questa dichiarazione possa aggiungere un tassello per la costruzione della strada che lo porterebbe verso il Quirinale… Magari con il consenso di Cgil, Cisl e Uil e Confindustria. Il Professor Prodi – conclude quindi Prudenzano – si impegni invece per l’attuazione della Costituzione e per il riconoscimento giuridico di tutti i sindacati. Invece di lanciarsi in dichiarazioni che mettono a rischio poi la tanto conclamata democrazia sindacale». Conclamata, ma evidentemente, mai abbastanza. E sempre a rischio…

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