Libia, è tregua: passa la linea Putin. E Di Maio rivendica meriti che non ha…

12 Gen 2020 11:29 - di Tito Flavi

Libia, passa la linea Putin: è cessate il fuoco tra le parti in conflitto.  Khalifa Haftar ha infatti dichiarato una tregua che è partita proprio  questa notte. “La nostra reazione – ci ha, tuttavia, tenuto a sottolineare – sarà severa se la tregua verrà violata dal campo nemico”. Dopo lunghe pressioni diplomatiche il generale, che è a capo delle milizie della Cirenainca, ha accettato così quanto contenuto nell’intesa siglata giorni fa da Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan.

A esercitare la pressione maggiore su Haftar è stato proprio Putin che, come già in altre occasioni, si è dimostrato determinante nel segnare il passo delle trattative. Ricevendo a Mosca il cancelliere tedesco Angela Merkel, che gli ha di fatto concesso un ruolo di primo piano nella prossima Conferenza di Berlino, Putin ha usato tutto il proprio carisma per ottenere una tregua che mira a tentare di stabilizzare la Libia dopo i recenti scontri militari.

In questa complessa trattativa internazionale tenta di inserirsi anche Luigi di Maio. “L’annuncio della tregua del conflitto in Libia da parte del presidente Serraj e del generale Haftar è una buona notizia, perché crea spazio di ulteriore dialogo. La strada da fare è lunga, ma la direzione è quella giusta. Per l’Italia non esiste una risposta militare alla crisi libica e l’unico modo per arrivare alla pace è la soluzione diplomatica. È per questo che abbiamo lavorato incessantemente come Governo, per dare il nostro pieno sostegno alla conferenza di Berlino”.

Il ministro degli esteri italiano rivendica meriti che il governo non ha. Basti soltanto pensare alla brutta figura, nei giorni scorsi, che Conte ha fatto fare all’Italia. Quando Serraj ha disertato all’ultimo momento un incontro a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio aveva aveva avuto la malaugurata idea di ricevere poco prima Haftar. Quando si dice l’abilità della diplomazia del governo italiano. La verità è che a Di Maio interessa più mettere pace nel suo partito che nel Mediterraneo.

 

 

Commenti

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  • Francoise 12 Gennaio 2020

    Mi spiace constatare che la diplomazia viene sempre più a mancare nel nostro stato. Dobbiamo crescere si, ma dalle basi.