Le truppe turche in Libia allarmano Ue e Usa. Ma il governo italiano dorme
A quasi nove anni dalla morte di Gheddafi, la Libia è ancora molta lontana dalla stabilità. Soprattutto ora che la mozione del Parlamento di Ankara, voluta da Erdogan, ha autorizzato l’invio di truppe nel Paese.
La nota del portavoce Ue
“L’Ue esprime forte preoccupazione per la decisione della Grande assemblea nazionale turca che autorizza l’invio di contingenti militari in Libia”. Lo afferma il portavoce del servizio di azione esterna europeo, ribadendo la sua “ferma convinzione che non esiste una soluzione militare alla crisi”. Secondo il portavoce “le azioni a sostengo di coloro che stanno combattendo nel conflitto destabilizzeranno ulteriormente il Paese e l’intera regione”.
L’Egitto chiede chiarimenti alla Nato
La commissione per gli Affari esteri della Camera dei rappresentanti dell’Egitto terrà una riunione di emergenza domenica 5 gennaio per discutere in particolare dell’approvazione da parte del Parlamento della Turchia di una mozione per inviare truppe turche in Libia. Secondo quanto riferiscono i media egiziani, al centro dei lavori ci saranno “le procedure e le misure necessarie” per rispondere alla “escalation turca”. “La commissione si rivolgerà ai parlamenti dei paesi membri della Nato per chiarire l’illegittimità di tale passo e le sue ripercussioni sulla pace e la sicurezza nel Mediterraneo”, ha affermato Karim Darwish, presidente della commissione per gli Affari esteri. “L’invio di truppe in Libia porterà a un’escalation militare senza precedenti e acuirà la crisi in Libia”, ha detto ancora il deputato, aggiungendo che “l’Egitto non permetterà a nessuno di minacciare la sua sicurezza nazionale”
“Sulla Libia governo in letargo”
“Il governo italiano esca dal letargo e sia dia una mossa di fronte all’escalation della crisi militare in Libia. Il voto del Parlamento turco che ha dato il via libera al dittatore Erdogan per un intervento armato della Turchia in Libia apre scenari inquietanti”. Lo dichiara Roberto Calderoli della Lega. “È chiaro che il sultano Erdogan punta a prendersi il Mediterraneo, dopo aver già violato le acque internazionali di Cipro con sue navi militari e dopo aver invaso il Nord della Siria, causando centinaia di morti e decine di migliaia di sfollati. Ma un intervento militare in Libia potrebbe avere conseguenze devastanti in tutta l’area, per cui
l’Unione Europea e l’Italia si attivino subito finché siamo ancora in tempo… Ma il Governo italiano sta seguendo la vicenda? Qualcuno a Palazzo Chigi e alla Farnesina è sul pezzo?”
dormono un sonno eterno! Conte pensa solo a blindare il Governo.
Gli altri Paesi si muovono, il nostro, grazie a giggino e giggetto e fra caziano abate, si dorme. Di cosa devono preoccuparsi se non orinare in testa alle destre, loro specialita’ degli ultimi 10 anni. Almeno siate coerenti e cambiatevi nome, le STELLE , quelle vere non devono essere sporcate, chiamatevi pentamerde ma no pentastellari.
Il governo dorme sulla Libya !
D’altro canto, considerato che non contiamo nulla, nell’ultimo incontro avvenuto a Londra circa un mese fa a cui hanno partecipato tutti i Paesi è stato indetto un incontro particolare sulla Libya.
Hanno partecipato Inghilterra, Francia, Germania, Spagna , ma l’Italia , presente con il nostro Ministro degli esteri , certo DiMaio, non è stata ammessa al colloquio !!!!
Ai parlamentari italiani interessa criticare e attaccare Salvini e tenersi le poltrone ben salde, non quello che succede alle nostre porte. Con questo governo di farabutti e incompetenti siamo in balia di nessuno perchè incapaci di tutelare gli interessi nazionali
Figurarsi Il nostro ministrino degli Esteri tale Giggino Dim…., non sa manco dove sta la Libia, cosa sia la guerra, speriamo almeno che preghi san Diego della Droga, San Gennaro lasciamolo stare per le cose serie